Cristiano Ronaldo è atterrato in Arabia Saudita e ha praticamente pieni poteri all’Al-Nassr: anche Rudi Garcia, il tecnico, trema. Tutta colpa di Messi
Da ieri Cristiano Ronaldo è atterrato in Arabia Saudita per chiudere, probabilmente, la sua carriera. Anche se, secondo quanto riportato da Marca ieri, nel contratto del portoghese ci sarebbe una clausola rescissoria che gli permetterebbe, qualora il Newcastle riuscisse a centrare la qualificazione alla prossima Champions League, di tornare in Europa.
I proprietari dei bianconeri d’Oltremanica infatti sono gli stessi dei sauditi: un fondo che ha milioni e milioni e milioni di euro che non guarda in faccia a nessuno e che si può permettere anche CR7 alla modica cifra di 200 e passa milioni di euro all’anno. Insomma, soldi che non conoscono la fine. In tutto questo Ronaldo, almeno stando a quelle che sono le indiscrezioni riportate dal Corriere dello Sport in edicola questa mattina, avrebbe davvero pieni poteri in Arabia Saudita. Potrebbe decidere su tutto, anche sul futuro del tecnico. In questo momento sulla panchina c’è Rudi Garcia, conosciuto in Italia per aver allenato la Roma, e che potrebbe pagare subito quella che è stata una sua battuta in conferenza stampa.
Cristiano Ronaldo potrebbe anche decidere per l’esonero
Nel contratto da un miliardo di euro – non solo quello da calciatore ma anche come ambasciatore – ci sarebbe una postilla, ma di quelle importanti e che possono fare la differenza, che potrebbe permettere a Ronaldo di decidere il cambio di allenatore.
E i rapporti con Rudi Garcia potrebbero essere subito incrinati per quella che come detto è stata una battuta del francese: “Prima di Ronaldo abbiamo provato a prendere Messi” ha detto. Non il modo migliore per accogliere il portoghese che ha visto vincere il Mondiale al “nemico” degli ultimi vent’anni sportivi e che sicuramente ha messo davanti la Pulce al portoghese. Uno che non vorrebbe perdere mai, nemmeno con il proprio figlio ai videogiochi. Insomma, non un’uscita bellissima per l’allenatore che comunque sa benissimo che adesso la pressione sarà tutto addosso al suo numero 7 e non su di lui. Certo, questa sua uscita potrebbe pure costargli cara se davvero esistesse questa cosa nel contratto di Ronaldo, ma non crediamo che si possa arrivare realmente a tanto. Vedremo.