Ajla Tomljanovic, è successo tutto all’improvviso: l’addio è arrivato come un fulmine a ciel sereno e ha rimesso tutto in discussione.
Le aspettative erano alle stelle e la squadra si diceva pronta a tutto, pur di conquistare la coppa e di inorgoglire i propri tifosi. Ma tra il dire e il fare, si sa, c’è di mezzo il mare. Un mare in tempesta che non è stato per nulla clemente con i tennisti australiani.
Benché giocassero tutti in casa e avessero dalla loro parte l’affetto del pubblico, Alex De Minaur e i suoi compagni non sono riusciti ad imporsi sulla prima avversaria incontrata in United Cup. L’Australia ha fatto flop contro una compagine inglese che è parsa inarrestabile, ma è giusto sottolineare che la responsabilità non è del tutto dei tennisti che sono scesi in campo. Il destino si è metto di traverso e, di colpo, la competizione si è trasformata per loro in una vera e propria corsa ad ostacoli.
In primis c’è stato l’improvviso forfait di Nick Kyrgios, che ha preferito ritirarsi dalla gara per via di un infortunio. Con gli Australian Open all’orizzonte, il bad boy di Canberra ha ritenuto che non fosse il caso di rischiare e che fosse meglio, di contro, preservarsi il più possibile. Il tutto nella speranza di sbaragliare la concorrenza che si presenterà a Melbourne e di vincere il primo Slam della sua carriera. A Wimbledon è stato a tanto così dal centrare l’impresa, ragion per cui non si tratta di un’ipotesi poi così remota.
Kyrgios non è stato, in ogni caso, il solo australiano a ritirarsi di colpo dalla competizione itinerante che ha avuto inizio lo scorso 28 dicembre.
Anche Ajla Tomljanovic, che tra le altre cose è la sua ex fidanzata, si è vista costretta, seppur a malincuore, a sventolare bandiera bianca ancor prima di scendere in campo. Aveva un ruolo chiave nella squadra australiana, ma un problema al ginocchio sinistro le ha impedito di fatto di dare un contributo al team della terra in rappresentanza della quale gioca già da diversi anni.
E così, al suo posto, a scendere in campo contro Harriet Dart è stata Maddison Inglis, che non è riuscita a fare la differenza e a sopperire all’assenza della leader della squadra. Nulla ha potuto contro la furia del britannico Cameron Norrie neanche Alex De Minaur, che nonostante l’entusiasmo non è riuscito a difendersi dai colpi letali del suo avversario. Un inizio in sordina, dunque, quello della compagine aussie, che dovrà adesso affrontare una squadra temibilissima: la Spagna di Rafael Nadal e di Paula Badosa.
Questo contenuto è stato modificato 30 Dicembre 2022 18:28
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