Sinner, il tempo di mandar giù il boccone amaro che subito è arrivata la risposta che aspettavamo: il tennista altoatesino li ha asfaltati.
Che dovesse fare i conti con qualche critica magari se lo aspettava pure. Ma che qualcuno potesse designarlo come la più grande delusione, in termini sportivi, del 2022, non poteva proprio immaginarlo.
Jannik Sinner, invece, è finito nel tritacarne dei francesi perché reo, a suo dire, di non aver soddisfatto le aspettative che il popolo del tennis aveva riposto in lui in vista dell’anno ormai volto al termine. A puntargli il dito contro è stato il quotidiano d’Oltralpe L’Equipe, poco convinto della performance e dei risultati ottenuti dal campione altoatesino negli ultimi dodici mesi. Non li ha convinti il fatto che abbia iniziato la stagione in top ten e che, nonostante le premesse fossero ottime, abbia vinto un titolo soltanto, quello di Umago. Ma hanno dimenticato, i francesi, i numerosi infortuni collezionati da gennaio a novembre e la transizione da Riccardo Piatti a Simone Vagnozzi, suo nuovo allenatore.
Fatto sta che gli italiani non hanno gradito troppo questa bocciatura, così come, a quanto pare, non l’ha gradita neanche lui, il diretto interessato. Il talento di Sesto Pusteria non ha risposto direttamente al giornale francese, ma in un’intervista di qualche ora fa ha detto qualcosa che sembrerebbe direttamente riconducibile alle accuse di “apatia” e di assenza di soluzioni mossegli dall’Equipe.
Sinner asfalta i francesi
La sensazione generale è che Sinner, che in un primo momento non era intervenuto in merito, non ci stia. Che abbia reputato fin troppo ingenerose le critiche giunte dal Paese al di là delle Alpi e che abbia voluto metterci la faccia e spegnere le polemiche degli ultimi giorni una volta per tutte.
“La stagione è stata complicata, non lo nascondo – ha detto Jannik al Corriere del Veneto – Eppure, nonostante tutto, ci sono tanti aspetti positivi che mi porto nel 2023. Il punto è che vari problemini fisici mi hanno fermato sul più bello nelle competizioni importanti: agli ottavi di Parigi, ma anche durante i quarti di finale a Miami e a Roma. La gente ricorda questo e anch’io ci penso. Poi faccio un’analisi più complessiva e, come dicevo, la stagione (pur difficile e complicata) ha tanto di positivo”.