Camila Giorgi, finte vaccinazioni Covid: la confessione ha spiazzato tutti e mescolato le carte in tavola. Cosa succederà ora?
Sono tre, al momento, le persone finite in manette nell’ambito dell’inchiesta sulle finte vaccinazioni Covid aperta dalla Procura di Vicenza nello scorso mese di febbraio. Inchiesta che ha coinvolto, come noto, anche diversi volti noti.
La tennista Camila Giorgi, così come la cantante Madame, è indagata per falso ideologico. La notizia era già trapelata nelle scorse ore, ma ci sono delle novità piuttosto rilevanti. La dottoressa Grillone avrebbe ammesso, durante un interrogatorio, di avere effettivamente certificato le finte vaccinazioni in maniera tale che i suoi pazienti potessero ottenere il Green Pass. Documento di cui l’atleta di Macerata non poteva fare a meno, considerando che diversi dei Paesi in cui si sposta la carovana del tennis richiedevano espressamente che i giocatori fossero vaccinati (si pensi a Novak Djokovic, che ha dovuto saltare l’Australian Open e non solo perché non vaccinato).
La Grillone, come rivela TgCom 24, avrebbe ammesso di averlo fatto per “prevenire danni maggiori”, ossia per “tutelare la salute dei pazienti con patologie e allergie” ed evitare controindicazioni. Fatto sta che, quale che sia il motivo, Camila non è la sola della famiglia Giorgi ad essere indagata per falso ideologico. Nella lista delle persone coinvolte nell’inchiesta compaiono, infatti, anche i nomi dei fratelli, Leandro ed Amadeus, della mamma Claudia e del papà Sergio.
Camila Giorgi, la dottoressa ha confessato: che succede adesso?
Come riporta Il Corriere del Veneto, “tutti hanno ricevuto l’avviso di garanzia in vista della richiesta, avanzata dalla procura di Vicenza, di un incidente probatorio che si svolgerà nelle prossime settimane”.
Non resta che capire, a questo punto, cosa accadrà a Camila Giorgi. Le indagini sono ancora in corso e le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono tutte da confermare, ma la Federazione azzurra potrebbe comunque prendere dei provvedimenti. Il tribunale le ha inoltrato la documentazione fin qui raccolta, ragion per cui le prossime ore potrebbero essere in tal senso decisive.
La tennista di Macerata, a differenza di tutti gli altri suoi colleghi, non è ancora partita per l’Australia. Mercoledì incontrerà i suoi avvocati e capirà come muoversi, ma sa bene che rischia grosso e che la sua stagione, a questo punto, è fortemente a rischio. Per il resto, ha deciso di praticare la strada del silenzio: non ha commentato l’accaduto ed è improbabile, conoscendola, che decida di farlo pubblicamente.