Superenalotto, il jackpot è impressionante e tocca i 330milioni di euro. In questo modo aumentano quelle che sono le probabilità di vincita
Lo scriviamo con i numeri, perché con le lettere è anche difficile: 330milioni di euro di jackpot. Sì, avete letto bene, ma siamo sicuri che difficilmente non siete informati su quello che è il premio che il Superenalotto mette in palio in queste ultime estrazioni del 2022.
Un sogno per molti giocatori, che sperano di vincere una cifra che nemmeno lavorando diverse vite – per noi comuni mortali ovviamente – si guadagnerebbe. Sei numeri da centrare su 90, per una cifra da record, la più in alta in Italia e una delle più alte del Mondo.
Il 6 non viene centrato da maggio del 2021, ormai più di un anno e mezzo fa, quando il fortunato vincitore riuscì a portare a casa 156 milioni di euro. Meno della metà di quello che si potrebbe vincere adesso. Eppure quello non è stato nemmeno il jackpot più alto. Bisogna andare nel 2019, a Lodi precisamente, per superare i 200milioni di euro. Allora l’uomo o la donna baciato o baciata dalla fortuna, riuscì a vincere 209 milioni di euro.
Superenalotto, ecco il sistema per vincere
Ovviamente tutti sognano, e tutti cercano il modo per poter riuscire a fare il sei, quello che cambierebbe la propria vita e quella delle generazioni a venire. E per farlo se ne studiano di tutti i colori, come i giocatori di Portogruaro, in Veneto, che hanno ideato un sistema che fino al momento ha permesso di portare a casa quasi 800mila euro – quelli ufficiali sono 780mila – con una quota di 27,75 euro a testa acquistabile in tutta Italia.
Che poi, dividendo il tutto, ogni giocatore che ha deciso di comprare questa quota ha vinto su per giù 5 mila euro. Certo, ci sono da investire dei soldi tre volte alla settimana – quante sono le estrazioni – e non parliamo di un euro o due, ma di una bella cifra in questo momento. Però almeno per il momento il tornaconto economico c’è stato. Ed non è stato nemmeno male. Insomma, un sacrificio per sognare il colpaccio grosso. E quando scriviamo, grosso, vorremmo urlarlo per rendere meglio l’idea. Trecentotrentamilionidieuro di euro: sì, l’abbiamo scritto anche in lettere.