Rai Sport, dietro le quinte ne stanno succedendo di tutti i colori: due giornalisti litigano sotto gli occhi del pubblico.
Era solo una ragazzina, quando ha iniziato a occuparsi dei Mondiali. Sembrava scontato che avrebbe fatto parte della squadra assoldata per la competizione in Qatar, ma alla fine, con grande sorpresa di tutti, così non è stato.
Paola Ferrari, giornalista sportiva e conduttrice Rai, è stata esclusa, malgrado avesse già una grande esperienza da mettere al servizio della cronaca dell’evento appena conclusosi. E non l’ha prese affatto bene, tant’è che dopo la notizia si è sfogata apertamente esprimendo tutto il suo rammarico: “Mi occupo dei Mondiali dall’82, fin da ragazzina – ha detto qualche settimana fa ad Adnkronos – ho cominciato con le televisioni private. Ora ho molta amarezza, sono stata completamente tolta dai Mondiali dalla Rai, mi hanno tolto tutto dalla sera alla mattina senza alcuna giustificazione da parte dell’azienda, che non mi ha minimamente difeso“.
Il Mondiale è ormai archiviato, ma il suo disappunto no. E la delusione derivante dall’esclusione di Mamma Rai ha dato vita, nelle scorse ore, ad un siparietto social che ha sbigottito il pubblico. Lei e un suo collega se ne sono dette di tutti i colori tramite post, imbastendo una polemica al vetriolo sotto gli occhi attoniti degli utenti dei social. Ma chi è il giornalista che ha litigato con Paola Ferrari? E perché, pur lavorando per la stessa emittente, hanno battibeccato in maniera così vistosa?
Rai Sport, la lite tra colleghi viaggia sui social
Tutto è iniziato quando la giornalista, nel ricordare l’amico e mentore Mario Sconcerti su Instagram, ha lanciato un’evidente frecciatina a qualcuno.
“Questo è solo un ricordo – ha scritto nel post a lui dedicato – che voglio lasciare di una persona con cui ho lavorato tanto a 90° minuto, ma che poi è stato vicino a me fino a quindici giorni fa quando mi diceva: “Non ti arrabbiare se ti hanno esclusa dai Mondiali”. Poi il resto non lo posso dire perché non sarebbe carino nei confronti di chi li fa…“. Il riferimento era stato chiaro a tutti: non ci sono stati dubbi sul fatto che si riferisse ad Alessandro Antinelli, inviato in Qatar per seguire i Mondiali. E la risposta del diretto interessato non si è fatto attendere. “C’è chi riesce a strumentalizzare anche la morte di Mario Sconcerti per i suoi biechi interessi. Sono disgustato” aveva tuonato Antinelli, subito ripreso dalla Ferrari che lo ha invitato a stare zitto. “Parlo quanto e quando voglio – la replica, subitanea, del giornalisti – Gli ordini dalli dentro casa tua e lascia riposare in pace Mario”. “Mario era amico mio e non certo tuo – l’affondo di Paola – E quindi ti ripeto ancora una volta stai zitto che è meglio”.
Credevamo fosse finita lì, ma ci sbagliavamo. Qualche ora fa Antinelli è tornato sull’argomento, infatti, con dei tweet indirizzati alla sua collega. “I miei ultimi 4 mesi non sono stati facili – queste le sue parole – Vorrei mandare un messaggio alla persona che ha provato a ELIMINARMI fabbricando calunnie, a chi mi ha insultato per mesi nei corridoi di Saxa urlando ingiurie di ogni tipo”. Subito dopo ha rincarato la dose con un altro “cinguettio”: “Io non ti odio. L’odio è un sentimento che non mi appartiene. Io per te provo pena perché con i soldi e il potere potrai comprarti tutto ma cuore e competenza mai”. Non si può certo dire che le abbia mandate a dire. Anzi…