Calcioscommesse, un giocatore di Serie A è nei guai: chiesta una condanna di quattro anni e dieci mesi per concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva.
Una brutta notizia turba la serenità della squadra di calcio di Serie A del Monza. Stavolta non si tratta di un fatto di cronaca nera, come avvenuto con l’aggressione del difensore Pablo Marì, accoltellato al supermercato Carrefour di un centro commerciale di Assago un paio di mesi fa. Né dell’ennesima gag di dubbio gusto del presidente Silvio Berlusconi.
L’accusa è di quelle pesanti: concorso esterno in associazione camorristica e due episodi di frode sportiva. Secondo quanto riportato dal sito di Agimeg che cita un articolo del Fatto Quotidiano oggi in edicola, la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli avrebbe chiesto 4 anni e 10 mesi di carcere per Armando Izzo.
Calcioscommesse, chiesta condanna di 4 anni e 10 mesi per Armando Izzo
Ieri c’è stata la requisitoria del pm Maurizio De Marco. Il difensore del Monza Armando Izzo, originario del quartiere di Scampia a Napoli, figura nel registro degli indagati. Il processo ruota intorno a presunti episodi di calcioscommesse orchestrati dai fratelli Accurso e del clan della Vinella Grassi. Tali episodi risalgono ai primi anni della carriera di Armando Izzo, quando giocava nell’Avellino.
Oltre a quella per il calciatore sono state chieste altre due condanne a 18 mesi con l’accusa di frode sportiva per Salvatore Russo e Umberto Accurso.