Sinner, c’è qualcuno che proprio non riesce a resistere al fascino del prodigio azzurro: “È una perla rara”.
Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti hanno deciso di iniziare un po’ in anticipo la nuova stagione. Saranno in Australia già a fine dicembre e, ancor prima di concorrere allo Slam di Melbourne, scenderanno in campo alla Tennis United Cup in rappresentanza della loro Italia.
Jannik Sinner ha invece preferito saltare il torneo misto a squadre e concentrarsi solo ed esclusivamente sulla preparazione invernale e sull’Australian Open. Decisione che, di certo, avrà preso di comune accordo con tutti i membri del suo team, un team che funziona alla grande e che ha fatto sì che il rosso di Sesto Pusteria diventasse un “marchio” oltre che un tennista di grande successo.
Dietro l’exploit del giovane altoatesino c’è il manager britannico Lawrence Frankopan, capo della StarWing Sport Management. È merito suo se il numero uno d’Italia è riuscito a scucire a Nike uno dei contratti più faraonici della storia, in virtù del quale il campione percepirà 150 milioni in 10 anni.
Sinner, dietro le quinte del suo successo c’è lui
Prima ancora che con Sinner, Frankopan ha lavorato con altri pezzi da novanta del calibro di Stan Wawrinka. Quando, però, parla del suo pupillo italiano sembra quasi che gli brillino gli occhi. E le sue parole, d’altra parte, confermano una netta predilezione per quel talento venuto dal Trentino Alto Adige.
“Con Sinner è stato amore a prima vista – ha raccontato il famoso manager alla Gazzetta dello Sport – Prima ancora che manager siamo atleti e questo ha fatto la differenza. Lui è una perla rara: giovanissimo ti parla con lealtà, forza ed educazione, è davvero qualcosa di straordinario”.