Mondiale, cosa non si fa per amore: doppietta da perdere la testa

Mondiale, al cuor non si comanda e questa tifosa lo sa meglio di tutti: concedendo il bis è riuscita a stupirci ancora una volta.

Se la Nazionale croata decidesse all’improvviso di conferire un premio al suo tifoso più fedele, non potrebbe che scegliere lei. La stessa lei della quale si sta tanto chiacchierando a tutte le latitudini e che già quattro anni fa, in Russia, si era fatta notare per la sua passione e, perché no, per le sue curve ultrabollenti.

Il suo nome è Ivana Knoll ed è meglio riavvolgere il nastro per raccontarvi la sua storia, nel caso in cui non la conosciate. Vi basti sapere che in molti l’hanno ribattezzata come la tifosa più sexy della Coppa del mondo e che in questi giorni sta rischiando grosso, pur di non soffocare il suo amore per la Croazia.

È una modella, bellissima tra l’altro, e sta sfidando il Qatar e le sue leggi come nessun altro aveva mai fatto prima d’ora. Qualche giorno fa era già finita nel mirino per un look poco consono ad un Paese musulmano, ma ieri, in occasione della partita contro il Canada, è riuscita a fare addirittura di meglio. O di peggio, a seconda dei punti di vista.

La tifosa più sexy del Mondiale non si dà per vinta

La splendida Ivana era già stata redarguita per i video e per le foto, postati su Instagram, che la ritraevano a Doha. In barba alle autorità aveva però continuato a vestirsi come meglio credeva, ignorando il consiglio delle autorità di indossare abiti discreti, pena il divieto d’accesso ai luoghi pubblici.

La Knoll ha sostanzialmente rischiato l’arresto o l’interdizione dallo stadio, ma ieri si è presentata in tribuna come se nulla fosse. Ha sfoggiato anche stavolta un abito a scacchi bianchi e rossi, in onore alla sua Nazionale, ancor più succinto di quello che aveva indossato la scorsa volta.

Col suo minidress da pin up, cortissimo e dalla scollatura veramente audace, ha dato spettacolo. E lo show è proseguito sui social, dove Ivana si è lasciata immortalare in mille pose provocanti da perdere la testa. Non resta che capire, a questo punto, come l’avranno presa le autorità locali.