Musetti, il piano B è già pronto: le dichiarazioni inaspettate e i progetti futuri del giovane tennista carrarino.
È stato un upgrade inaspettato, il suo. Dalla sera alla mattina si è ritrovato a vestire i panni del numero 1 della Nazionale italiana in Coppa Davis. Non che non lo meriti, certo, ma quel ruolo – per questioni di “anzianità” – non sarebbe spettato a lui, se Matteo Berrettini e Jannik Sinner non fossero rimasti fermi ai box per via dei rispettivi infortuni.
A Filippo Volandri, nella sfortuna, è quindi andata più che bene. Il carrarino è reduce da una stagione straordinaria ed è finalmente sbocciato, confermando la sua ormai avvenuta maturazione in quel di Napoli, quando ha battuto il collega Berrettini e conquistato il titolo di “re” partenopeo.
Il fatto che sarà presente in campo contro l’agguerritissima compagine statunitense è, di conseguenza, una gran bella fortuna. E chissà che con l’entusiasmo e la voglia di vincere che l’hanno animato in questa annata memorabile non possa contagiare anche i suoi compagni di squadra.
Musetti e quel sogno nel cassetto
Mal che vada, comunque, un piano B in tasca il giovane Musetti ce l’ha già. Non accadrà, avendo ormai conquistato di diritto un posto tra i grandi del tennis col suo gioco poetico e retrò, ma sa bene cosa gli piacerebbe fare nel caso in cui dovesse decidere – speriamo di no – di mollare la racchetta.
In un universo parallelo, il carrarino dal proverbiale rovescio a una mano sarebbe un attore. Il grande schermo ha sempre esercitato un grande fascino su di lui e, chi lo sa, magari il cinema italiano avrebbe potuto vantare una stella in più, se non fosse stato per il tennis.
Il suo mito? Semplice. Da giovane dai gusti vintage quale ha sempre dichiarato di essere, ha ammesso qualche tempo fa di essere un grande ammiratore di quello che è senza ombra di dubbio uno degli attori più illustri del panorama internazionale: Al Pacino. E come dargli torto?