Qatar 2022, la top 11 degli infortunati

Qatar 2022, a meno di una settimana dall’inizio della manifestazione molte squadre fanno la conta degli indisponibili. Ecco la top 11

Meno di una settimana. Ormai ci siamo. Il Mondiale in Qatar è pronto al primo fischio d’inizio dopo le polemiche, tantissime, dei mesi scorsi, e dopo altrettante notizie di possibili squadre squalificate che hanno anche alimentato un certo interesse in Italia. Alla fine nessun ripescaggio. E quello che rimane è la delusione per non esserci un’altra volta dopo la Russia. Insomma, peggio di così non poteva andare anche per via dello stop al campionato. Quasi due mesi senza Serie A ed a vedere gli altri giocare. La depressione è dietro l’angolo.

Mondiali Qatar 2022, la top 11 degli infortunati
Pogba e Kanté ©️LaPresse

Ma c’è anche chi sta peggio. E vi chiederete voi, chi può stare peggio degli azzurri e del popolo italiano in questo momento? La risposta è una: quei giocatori infortunati, quasi certi di poter prendere parte al Mondiale se avessero avuto solamente la fortuna di non farsi male. E sono diversi, tanto da poter fare una top 11 che potrebbe dire la propria anche nella manifestazione qatariota.

Qatar 2022, ecco chi salterà il Mondiale

Mondiali Qatar 2022, la top 11 degli infortunati
Werner ©️LaPresse

Bene, allora: ecco insomma quella che potrebbe essere una formazione decisamente importante che potrebbe come detto dire la propria anche in Qatar. Il modulo scelto è il 4-3-3, con Kepa tra i pali. Linea difensiva formata da Reece James, Diego Carlos, Fofana e Chilwell. In mezzo al campo, sul centrodestra, Kanté del Chelsea. Davanti la difesa Pogba. Mentre alla sinistra del calciatore della Juventus un altro “italiano”: Gini Wijnaldum della Roma. Tridente di rara qualità: Marco Reus (che maledizione la sua), Diogo Jota e Timo Werner.

Una bella squadra vero? Soprattutto a centrocampo dove qualità e quantità sembrano fondersi quasi alla perfezione. E poi davanti l’estro di Reus e la rapidità d’esecuzione del portoghese. Sì, proprio una bella squadra. Ecco, forse loro stanno peggio degli italiani.

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