Berrettini non è il solo a dover fare i conti con un destino “dispettoso”: ecco chi, come lui, è in caduta libera e non può farci niente.
Dodici mesi possono essere tantissimi così come possono essere pochi: tutto dipende dalla prospettiva. Sembrano tanti se pensiamo a quante posizioni ha perso Matteo Berrettini in quest’anno maledetto e sembrano pochi, invece, se consideriamo che nulla sostanzialmente è cambiato, nella forma, e che è come se fossimo tornati al punto di partenza.
Era lo scorso novembre quando iniziava ufficialmente il calvario del tennista romano. Tutto accadde, come ricorderanno i suoi sostenitori, al Pala Alpitour di Torino: il campione azzurro stava giocando la sua prima partita alle Finals quando, all’improvviso, una fitta agli addominali lo costrinse a sventolare bandiera bianca.
Non sapevamo ancora che quello era solo l’inizio. Che di guai gliene sarebbero capitati molti altri, nei mesi a venire. Gli addominali ricominciarono a fare le bizze a febbraio, ma fu a marzo che Berrettini si fermò del tutto per via di un problema al mignolo sul quale fu necessario intervenire chirurgicamente. Poi ci fu il Covid alla vigilia di Wimbledon e, infine, il fastidio al piede sinistro che lo ha messo ko durante la finale di domenica scorsa a Napoli.
Le conseguenze di questo annus horribilis – nel corso del quale, nonostante tutto, ha vinto due tornei Atp – sono state catastrofiche. Matteo è scivolato dalla sesta alla quattordicesima posizione del ranking maschile, vanificando i sacrifici e le conquiste di un 2021 che, fino all’imprevisto delle Finals, era stato stellare.
Ma non è stato il solo, il buon Berrettini, a dover fare i conti col destino. In questa “caduta libera” il tennista è in ottima compagnia. Che non è una consolazione, intendiamoci, ma che ci fa capire che, purtroppo, sono cose che possono accadere proprio a tutti. Ed è curioso che sia successa la stessa identica cosa al collega che fu costretto ad assistere inerme alla resa del romano durante le Finals dello scorso anno.
Anche Alexander Zverev, suo avversario in quella triste sera di novembre, sta pagando a carissimo prezzo l’infortunio rimediato nella semifinale del Roland Garros. Era giugno e, da allora, il tedesco non è più tornato in campo. Presto uscirà così dalla top ten, nella quale stazionava stabilmente dal luglio 2017, dopo aver assaggiato l’ebbrezza di stare sul podio. Sorte comune, dunque, per i due tennisti che si affrontarono nel primo match serale delle Finals 2021: coincidenze o scherzo del destino?
Questo contenuto è stato modificato 27 Ottobre 2022 09:24
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