Gli utenti di WhatsApp sono stati messi in guardia in merito alla nuova truffa che, attraverso un virus, riesce a rubare i dati personali e non solo.
In questi mesi migliaia di utenti di WhatsApp sono stati raggirati da una nuova truffa. La frode non riguarda direttamente l’applicazione di messaggistica più utilizzata al mondo ma le sue versioni non ufficiali. A fregare gli users, infatti, è stata prima di tutto la loro voglia di accedere a una versione di WhatsApp dotata di funzionalità aggiuntive.
Sono diverse le applicazioni che si presentano come alternative ideali della piattaforma. Ciò che promettono sono feature che non si trovano nell’originale (per esempio, la possibilità di personalizzare l’interfaccia delle chat).
La truffa è stata messa in evidenza dall’Australian Competition and Consumer Commission. Mentre la Kaspersky – un’azienda russa che si occupa della produzione di software per la sicurezza informatica – si è occupata di effettuare un’indagine per scoprire i retroscena della faccenda. Dalla ricerca è emerso che le due applicazioni non ufficiali più popolari si chiamano WhatsApp Plus e YoWhatsApp.
Sebbene queste piattaforme differiscano dall’originale, per accedere ad esse è necessario utilizzare le credenziali della versione originale di WhatsApp. Quando gli utenti inseriscono i dati di accesso, i loro smartphone vengono attaccati da un virus noto come Triava, che si diffonde sui sistemi operativi Android e riesce ad infiltrarsi nei cellulari delle vittime sfruttando proprio le loro credenziali.
Il virus riesce ad appropriarsi dei dati di accesso di WhatsApp. In questo modo gli hacker responsabili della truffa sono in grado di entrare nell’account dei malcapitati e rubare i loro dati sensibili e informazioni personali. Come se ciò non bastasse, gli hacker possono sottrarre il denaro delle loro vittime iscrivendoli ad abbonamenti a pagamento senza che loro che siano minimamente consapevoli.
In base a quanto riportato dalla compagnia Kaspersky sono almeno 3600 gli utenti in tutto il mondo a essere diventati vittime di hacker in soli due mesi da quando la frode è stata denunciata.
Il numero di malcapitati sarà sicuramente aumentato, vista l’abilità degli hacker nel diffondere sul web i link relativi alle app usate per sfruttare gli utenti alla ricerca di funzionalità aggiuntive. Il consiglio è di diffidare dalle piattaforma non ufficiali. Queste ultime sono state segnalate anche dal team di WhatsApp mettendo in guardia i suoi utenti.
Questo contenuto è stato modificato 25 Ottobre 2022 13:13
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