Bonus benzina in arrivo: ecco a quanto ammonta, chi ne ha diritto e qual è la procedura da seguire per ottenerlo e salvare il portafogli.
Il taglio di 25 centesimi ogni litro di benzina e diesel non durerà a lungo. Con il decreto emesso dal governo Draghi, già a metà novembre gli effetti della calmierazione saranno svaniti.
I 4,4 miliardi stanziati per i carburanti e il caro bollette sono stati ritenuti insufficienti da parte delle principali associazioni di tutela dei consumatori, che hanno lamentato la mancanza di interventi strutturali e prolungati nel tempo. Tuttavia al riguardo si ha notizia di un bonus di 200 euro destinato ad alcuni lavoratori. Ecco chi ne ha diritto e come ottenerlo.
A chi spetta il bonus benzina di 200 euro
Per far fronte al caro carburanti è stato previsto un bonus dall’importo di 200 euro. Spetterà ai lavoratori dipendenti di aziende private e non concorrerà ad incidere sul reddito. Quindi in altre parole non sarà tassato. Una misura analoga era già stata prevista durante la pandemia, con una somma pari a 516,46 euro. Ed anche di recente era stata stanziata all’occorrenza una somma un po’ inferiore rispetto alla precedente: 258,23 euro. Si tratta dei cosiddetti “fringe benefit”, ovvero buoni spesa o buoni carburante.
Nel decreto del governo il provvedimento è stato così disposto: “Agli oneri derivanti dal presente articolo – si legge – valutati in 9,9 milioni di euro per l’anno 2022 e 0,9 milioni di euro per l’anno 2023 si provvede ai sensi dell’articolo 38″. Con riferimento al buono carburante, esso non va richiesto, ma sarà l’azienda a destinarlo a chi ne avrà i requisiti. La misura è finanziata dalla tassazione del 10% degli extra-profitti delle società energetiche.
La normativa dei buoni benzina
I buoni benzina o carburante sono erogati dalle aziende private ai propri lavoratori. Essi finanziano acquisto di benzina, diesel, GPL e metano. La norma ha esteso l’agevolazione anche per i veicoli elettrici. Tuttavia i buoni benzina possono essere erogati anche per finalità retributive.
Al riguardo l’erogazione deve però avvenire nell’anno corrente e in “esecuzione dei contratti aziendali o territoriali”, come si evince dalle. Nel rispetto della normativa prevista, per i premi di risultato, secondo quanto stabilito, per l’appunto.