Musetti, in ballo a Firenze non ci sono solo titolo e punti: ecco perché il carrarino dovrà fare del suo meglio in semifinale.
Non sarà una semifinale qualunque. A Firenze Lorenzo Musetti avrà un compito così delicato che si può dire, senza esagerare, che l’Italia del tennis è tutta sulle sue spalle. Perché in ballo non c’è “solo” un titolo. C’è molto di più e questo il tennista carrarino lo sa benissimo.
Sarebbe molto bello, tanto per cominciare, se fosse proprio un azzurro a trionfare nel torneo della città di Dante. Tanti confidavano in Matteo Berrettini, ma il martello romano non è riuscito ad andare al di là del primo turno. Idem per Lorenzo Sonego, che come lui ha “fallito” una mission che non era poi così impossible.
Ed ecco spiegato, quindi, perché i riflettori siano ora puntati su Musetti. Che quando ci si mette, vedi quella finale esplosiva ad Amburgo contro un temibilissimo Carlos Alcaraz, è capace di fare grandi magie. E chissà che a Firenze non riesca a fare il bis e ad ottenere un nuovo trofeo.
Musetti e quella responsabilità “azzurra”
Non c’è però solo il titolo, dicevamo, in ballo in terra toscana. Il pupillo di coach Tartarini avrà anche un altro obiettivo da perseguire. Dovrà cioè vendicare, per così dire, i suoi colleghi azzurri. Sì, perché dall’altra parte della rete oggi ci sarà un avversario che ha fatto penare, e non poco, l’Italia del tennis.
Sarà Felix Auger-Aliassime, giovane promessa canadese, a cercare di mettere in difficoltà il carrarino in questa semifinale da non perdere. Lo stesso rivale che ha messo i bastoni tra le ruote, di recente, a Jannik Sinner e Matteo Berrettini.
Il romano è stato sconfitto da lui in Laver Cup, durante la partita di doppio in coppia con Murray, mentre l’altoatesino non era riuscito a disinnescarlo a Cincinnati e gli aveva consegnato, di fatto, la chiave per accedere ai quarti di finale. Riuscirà Lorenzino a rivalersi e a vendicare i suoi amici italiani?