Il campione di tennis Novak Djokovic ancora senza pace: dopo le mancate partecipazioni per il rifiuto di vaccinarsi contro il Covid, altre nubi all’orizzonte.
È ancora fresco per il campionissimo l’episodio dell’esclusione al primo Slam stagionale dall’Australia. Nell’edizione 2022 il casus belli fu dovuto al fatto che Djokovic non fosse vaccinato contro il Covid-19.
Adesso il fenomeno del tennis spera che ogni riottosità nei suoi confronti sia venuta meno e che per lui si aprano le porte della terra dei canguri.
Aveva suscitato non poche polemiche la vicenda del periodo di detenzione che Novak fu costretto a trascorre in Australia, quando attese forzatamente a Melbourne la decisione del governo di partecipare alla competizione. La decisione fu poi l’espulsione. In seguito un tribunale federale formato da 3 giudici respinse altresì il ricorso del tennista 34enne contro l’annullamento del visto. Il serbo fu inoltre condannato al pagamento delle spese legali. Dopo i fatti Novak ebbe modo di commentare di essere molto deluso. “Mi prenderò del tempo per riposare e recuperare prima di fare altre dichiarazioni”. Aveva poi aggiunto: “Sono estremamente deluso dalla decisione del tribunale di respingere la mia richiesta di revisione dell’annullamento del visto che significa che non potrò restare in Australia e partecipare agli Australian Open”.
Adesso la domanda è: Novak riuscirà stavolta a partecipare agli Australian Open? Stando a sentire il direttore del torneo del Grande Slam, Craig Tiley, la speranza che Novak sia della partita nella prossima competizione che avrà luogo dal 16 al 29 gennaio 2023, è alta. La star del tennis mondiale è molto attesa dagli sportivi di tutto il mondo e una sua nuova esclusione costituirebbe una doccia fredda per troppi attori in gioco. Si attende pertanto che Nole riceva il visto di Canberra che lo autorizzi a rimanere in Australia anche se non vaccinato.
“Novak e il governo federale devono risolvere la situazione e poi seguiremo tutte le istruzioni. Non è una questione su cui possiamo fare pressioni” – ha detto Tiley. “E’ una questione che sta sicuramente tra loro due e poi, a seconda del risultato, gli daremo il benvenuto agli Australian Open. Nole ha detto che ovviamente gli piacerebbe tornare in Australia- ha continuato il dirigente sportivo – ma sa che sarà una decisione definitiva per il governo federale. E’ una questione privata tra loro, ma vorremmo dare il bentornato a Novak a condizione che abbia i giusti requisiti per l’ingresso in Australia” – ha infine concluso. Dunque chissà che l’endorsement per rivedere il serbo sul campo di gioco possa sensibilizzare al riguardo le autorità. La partita, quella delle carte, è aperta.
Questo contenuto è stato modificato 14 Ottobre 2022 11:01
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