Flavia Pennetta e Fabio Fognini sono la coppia magica del tennis italiano. Due campioni, che in qualche modo si assomigliano. Il loro amore è nato nel modo più incredibile.
Ci sono unioni che sembrano messe insieme dal destino, nella loro perfezione e inevitabilità. Personalità eccezionali, simili in parte, opposte in altre, complementari in tutte. Nel caso di Flavia Pennetta e Fabio Fognini, l’unione è quella tra due vere e proprie divinità del tennis.
Un matrimonio di quelli celebrati nell’Olimpo, preparati dalla diplomazia celeste, canonico, inarrestabile, praticamente inevitabile. Una unione voluta dal destino, tra i due giocatori italiani che hanno toccato le vette più alte di tutti i tempi delle classifiche internazionali. Eppure le cose non sono andate esattamente così, nella realtà dei fatti.
Pennetta e Fognini, due divinità del tennis
Flavia Pennetta, nata nel 1982, è stata una delle tenniste italiane più amate e più di successo di tutti i tempi. E lo è stata per molte stagioni, raggiungendo l’apice della sua carriera proprio nell’anno del ritiro quando, a 33 anni, ha vinto gli US Open, seconda italiana a riuscire nell’impresa, ed entrando nella Storia come la tennista più anziana ad aggiudicarsi il suo primo torneo di Grande Slam. Un riconoscimento alla qualità della sua preparazione e all’intelligenza con cui ha amministrato tutta la sua carriera.
Fabio Fognini, il marito, è di qualche anno più giovane, essendo nato a Sanremo nel 1987 e la sua carriera non è certamente da meno. Anzi. Numero uno dei singolaristi italiani per ben 292 settimane consecutive, ha conquistato nove titoli ATP principalmente in terra rossa, raggiungendo il 9° post del ranking internazionale nel singolare e addirittura il 7° nel doppio. Anche lui vanta quindi un record ineguagliato: quello di essere l’unico tennista italiano mai entrato nel ranking in entrambe le specialità.
Una relazione nata dall’amicizia
Due tennisti di questo livello vivono la loro vita pubblica e privata quasi interamente sui campi di tennis. E’ quello il mondo in cui nascono rapporti e relazioni amorose. Quella di Flavia e Fabio non è una storia di quelle nate nell’adolescenza e cresciute fino all’altare con una marcia inarrestabile. Tutto il contrario.
Entrambi si sono conosciuti, incrociati più volte e hanno avuto diverse relazioni prima di scoprire di essere fatti l’uno per l’altra. Sono stati prima amici e poi compagni, in una di quelle relazioni che si arricchiscono strada facendo di nuove sfumature, fino a diventare quella fatta per riempire la vita.
Dall’infedeltà nasce l’amore
Una relazione serena e adulta, che ha tuttavia all’origine un trauma romanzesco che proprio Flavia Pennetta ha voluto raccontare in una lunga intervista al Corriere. Ai tempi in cui la loro amicizia era ancora una semplice amicizia, Flavia Pennetta era infatti legata a un bel tenebroso del circuito, Carlos Moya.
E fu proprio lui ad avvertirla durante una partita, che la Pennetta perse quindi miseramente, del suo tradimento. Un tradimento consumato con una amica di Amsterdam e ahimé documentato dai giornali. Un colpo terribile per la tennista italiana, che ne uscì a dir poco traumatizzata.
“È stato il regalo più bello”
Quel tradimento che poteva spezzarla per sempre è stato secondo Flavia Pennetta il regalo più bello. Un regalo che non solo le ha permesso di trovare un compagno molto più adatto, che ama intensamente. Ma le ha anche allungato la carriera. “Se fossi rimasta con Carlos avrei smesso molto prima e non avrei vinto quello che ho vinto a fine carriera”.
Quando si dice che tutto è bene quel che finisce bene.