Vincita da 500mila euro non ancora ritirata, la scadenza è fissata per il 10 ottobre: non è Superenalotto, né Gratta e Vinci, in città si sparge la voce.
Quando la Dea Bendata è generosa di baci, bisogna tenere gli occhi aperti. Già, perché negli ultimi giorni ne stiamo leggendo di tutti i colori. Tra Gratta e Vinci e Superenalotto ci sono parecchi fortunati vincitori non consapevoli di esserlo. Per distrazione o chissà cosa.
Se nel caso dei Gratta e vinci si tratta per lo più di somme basse, con i premi non ritirati dell’iniziativa speciale “Super Estate” del SuperEnalotto si sale a ben 50mila euro. In Italia, come già scritto, in questo momento ci sono 23 persone che hanno 50mila euro in tasca senza saperlo. Perché hanno vinto grazie a un codice alfanumerico presente sulla schedina giocata del Superenalotto, del quale probabilmente non si sono nemmeno accorti.
Non finisce qui. C’è addirittura un premio in scadenza da 500mila euro. Stavolta non riguarda Superenalotto o Gratta e Vinci, bensì il Vinci Casa Win for Life. A Napoli si sta spargendo la voce, perché una mancata riscossione sarebbe davvero clamorosa.
Vinci Casa Win for Life: vincita da 500mila euro non ancora ritirata
L’Ufficio Premi di Sisal ha infatti reso noto come siano ormai rimasti pochi giorni di tempo per ritirare la vincita da 500 mila euro di “VinciCasa”, il gioco della famiglia Win for Life di Sisal.
L’obiettivo è rintracciare il fortunato e chissà inconsapevole vincitore, magari ci scappa anche una ricompensa. L’ignoto fortunato ha messo a segno il colpo giovedì 11 agosto al Punto di Vendita Sisal in via Domenico Morelli, a Napoli.
La vincita funziona così: 200.000 euro corrisposti subito, in denaro, che il vincitore potrà impiegare come vuole senza vincolo alcuno. La restante parte, pari a 300.000 euro, è dedicata all’acquisto di uno o più immobili sul territorio italiano con due anni di tempo per trovare la soluzione migliore. Questa la combinazione vincente: 13, 18, 21, 36, 38. Riuscirà il nostro eroe a ritirare il premio prima della scadenza? Speriamo di sì.
