Sinner, l’attesa alla fine è stata premiata: sta per succedere davvero e questo non potrà che renderlo felice.
Si conoscono e nulla più. Qualche parola scambiata negli spogliatoi, qualche allenamento improvvisato e basta. Jannik Sinner e Holger Rune non si sono mai affrontati. Non hanno mai giocato l’uno contro l’altro. Ed è proprio alla luce di questa constatazione che la semifinale di oggi assume un sapore ancor più frizzantino.
È opinione comune che siano due dei tennisti più promettenti dell’intero circuito. L’altoatesino è più continuo dal punto di vista del rendimento, tant’è che il ranking in questo senso lo ha premiato, ma guai a sottovalutare le potenzialità, immense, del giovane danese.
Ne sono consapevoli tutti. Incluso Rune, che ha le idee ben chiare su come si andrà delineando la situazione una volta che i Big Three saranno fuori dai giochi. E, senza neanche un briciolo di finta modestia, ha infatti detto qualcosa che sintetizza alla perfezione il suo pensiero.
Sinner e la profezia di Rune: incredibile ma vero
“La nuova generazione è forte – osservò Holger in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, poco prima degli Internazionali d’Italia della scorsa primavera – penso fortissima. Non abbiamo giocato nell’epoca dei grandi che dominavano, in cui per gli altri era difficile. Abbiamo più occasioni e siamo pieni di energia: ci divertiremo.
“La finale del futuro – aveva poi azzardato Rune in tempi non sospetti – potrebbe essere contro Alcaraz o Sinner, ma mi piacerebbe provare a giocare una finale contro Federer: la vedo dura, ma se ci fosse l’occasione sarebbe un sogno”. Non sapeva ancora, il danese, che da lì a breve lo svizzero si sarebbe ritirato.