Sinner, il sogno finisce qui: ecco perché il tennista altoatesino si è ritirato durante la semifinale contro Rune.
Non ci sarà nessuna tripletta. Il suo sogno di portare a casa un terzo trofeo da Sofia si è schiantato contro l’ennesimo brutto tiro che la dea bendata ha voluto giocargli in questa stagione per nulla fortunata.
Non bastavano il Covid, le vesciche e gli altri acciacchi con cui ha dovuto fare i conti da gennaio ad oggi. La brutta caduta rimediata durante il match con Holger Rune, che in caso di ipotetica vittoria gli sarebbe valso la finale della competizione bulgara, ha mandato tutto a monte. Durante un recupero, sul punteggio di 2-3 per il danese, la caviglia dell’altoatesino si è piegata.
Si è subito temuto il peggio. L’intervento del fisioterapista, che ha subito provveduto a fasciare la caviglia destra, era sembrato risolutivo. Sinner è rientrato in campo e ha giocato altri due game, salvo poi rendersi conto che era meglio non sforzarla troppo.
E così, quando il suo avversario ha consolidato il break portandosi sul 5-2, Jannik ha preferito recarsi sotto rete e salutarlo, anziché continuare a giocare. Una saggia decisione, considerando che avrebbe potuto peggiorare la situazione e che forse non ne valeva la pena, in un momento così delicato della stagione.
Resta da capire, a questo punto, quale sia l’effettiva entità dell’infortunio. Se potrà tornare in campo in vista degli appuntamenti che aveva già fissato o se, invece, dovrà restare fermo ai box fino a nuovo ordine.
Questo contenuto è stato modificato 1 Ottobre 2022 20:08
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