Emma Raducanu, il lato B fa i capricci: ecco cos’ha combinato stavolta la tennista britannica amata in tutto il mondo.
Ha dovuto macinare un bel po’ di chilometri, per ritrovare se stessa. È dovuta arrivare nientepopodimeno che a Seoul, ma quel che conta è che, appunto, ci sia riuscita. Emma Raducanu non andava così lontano da tanto tempo. Da quel giorno, precisamente, che ha cambiato la sua vita.
Al Korea Open è arrivata in semifinale, cosa che non accadeva da un anno, da quando vinse gli Us Open. Lo aveva annunciato, d’altra parte, che lì si sarebbe sentita a casa, amante com’è del cibo locale e dei k-drama. Ma non potevamo pensare che si sentisse a suo agio fino a questo punto.
Invece, ha giocato alla grande e si è spinta fino alle fasi finali del torneo femminile. E chissà, magari lo avrebbe anche vinto, se non fosse stato per quell’imprevisto alla Matteo Berrettini che ha pregiudicato il suo percorso.
Emma Raducanu come Berrettini: è successo sul più bello
Nel terzo set della semifinale del Korea Open contro Jelena Ostapenko, Emma Raducanu si è vista costretta a sventolare bandiera bianca. Era parso evidente che da un certo momento in poi avesse iniziato a muoversi in maniera diversa, come se fosse in affanno, e infatti qualcosa era successa.
La tennista britannica si è dovuta ritirare, rinunciando alla possibilità di arrivare in finale – concreta, dal momento che erano in perfetta parità – per via di un infortunio ai glutei. Pur volendo proprio non è riuscita ad andare avanti, motivo per il quale deve aver pensato che fosse meglio optare per la soluzione più drastica, piuttosto che rimanere in campo e rischiare che la situazione si aggravasse ulteriormente.
Niente da fare, quindi, per la 19enne campionessa Slam. La buona notizia, però, è che sembra essersi rimessa in carreggiata. E chissà che la prossima volta, fisico permettendo, non riesca ad arrivare laddove stavolta il destino non ha voluto che arrivasse.