Tennis, ne ha combinata un’altra delle sue. In campo, ieri, ne sono successe di tutti i colori: ecco il video di quel momento.
Guai a fare arrabbiare certi tennisti. Tra racchette che volano e palle lanciate verso lo spazio, liti con i giudici di sedia e sfuriate ben poco diplomatiche, sono capaci di mettere in piedi delle sceneggiate da Oscar. Tipo quella che è andata “in scena” ieri a Metz, all’Atp 250 al quale ha preso parte un ex numero 1.
Sì, c’era anche Daniil Medvedev nell’entry list del torneo che si gioca sul cemento indoor, ma è stato eliminato proprio ieri nella gara d’esordio. Il russo è entrato direttamente in corsa, agli ottavi di finale, ma diciamo che la partita non è andata esattamente come magari si sarebbe aspettato.
Stan Wawrinka gli ha reso la vita pressoché impossibile e si è imposto in tre set mettendo in campo una prestazione senza sbavature. Cosa che, a quanto pare, ha irritato, e non poco, colui il quale ha guidato per diverse settimane il ranking Atp, prima che Carlos Alcaraz lo mettesse alla porta.
Tennis, altro match, altra sfuriata: siamo alle solite
Medvedev proceeds to make fun of the French crowd – by calling them monkeys (?) – after they boo him for throwing his racket…
If there’s one thing you don’t do towards a French crowd, it’s provoke them… pic.twitter.com/ZbrfchbbKF
— Olly ??? (@Olly_Tennis_) September 22, 2022
Che Medvedev non sia un tennista “equilibrato”, di quelli che sanno prendere diplomaticamente le sconfitte, lo sapevamo già. Alzi la mano, infatti, chi ha dimenticato la sfuriata contro il giudice di sedia nel bel mezzo della gara contro il greco Stefanos Tsitsipas.
Gli diede del “gattino”, ossia della femminuccia, cosa che gli costò una multa bella salata. Peccato solo che non abbia ancora imparato la lezione, il per nulla docile Daniil. Anche ieri, innervosito dai fischi degli spettatori, che contestavano il fatto che avesse lanciato platealmente la racchetta a terra, ha dato spettacolo durante il terzo set.
Si è messo a fare la scimmia. Letteralmente. Ne ha mimato i gesti caratteristici, litigando con il pubblico che non aveva apprezzato la sua caduta di stile. Da quel momento in poi, Wawrinka ha avuto più o meno vita facile, salvo poi lasciarsi rimontare ma trionfare contro un Medvedev in versione King Kong.