Sinner può finalmente tornare a sorridere: si è già preso la sua rivincita dopo la dolorosa sconfitta subita da Alcaraz a New York.
Probabilmente Jannik Sinner non si darà mai pace. A meno che non dovesse riuscire a prendersi la sua rivincita, s’intende. In caso contrario, non digerirà tanto facilmente la sconfitta più “bruciante” della sua carriera. Sono trascorsi più di 7 giorni, ormai, eppure continua a parlarne senza sosta.
Infila il nome di Carlos Alcaraz in qualunque discorso, a riprova del fatto che quel ko – immeritato, considerando che ha avuto la possibilità di chiudere la partita ma che ha sprecato un match point – ai quarti di finale dello Us Open farà male, come aveva previsto lui stesso, ancora per un po’.
Ma in realtà l’altoatesino già ce lo avrebbe, un motivo per gongolare e per sentirsi fiero di sé. Perché proprio in queste ore è riuscito a dare uno schiaffo morale niente male al suo amico e collega di origini iberiche che, trionfando a New York, ha conquistato la vetta del ranking Atp.
Sinner si è già preso la rivincita contro Alcaraz
Al suo debutto da numero uno, Alcaraz ha perso contro Felix Auger-Aliassime. Non succedeva dai tempi di Juan Carlos Ferrero – che guarda caso, ironia della sorte, è il suo allenatore – che il leader del circuito maschile venisse sconfitto alla sua prima gara da campione assoluto. È successo in Coppa Davis, ragion per cui non ne risentirà in termini di punti e di classifica, ma è assai insolito che sia accaduto nel momento in cui avrebbe dovuto essere più carico ed entusiasta.
Sinner, al contrario del suo rivale spagnolo, ha invece stabilito un nuovo record, sul cemento azzurro indoor dell’Unipol Arena di Bologna. Qualcosa che dovrebbe rallegrarlo, soprattutto se comparato al risultato ottenuto da Alcaraz in questa corsa alle finali di Malaga.
Quella contro Cerundolo è stata la sesta vittoria dell’azzurro in Coppa Davis, ma la bella notizia non è questa. La cosa incredibile è che ha vinto sei partite su sei nella prestigiosa competizione a squadre: è imbattuto e questo non può che fargli onore, indipendentemente da cosa sia accaduto, la scorsa settimana, nella Grande Mela. Basterà a restituirgli il sorriso?