Berrettini non riesce più a nascondere cosa gli fa battere il cuore: ormai è evidente che non ha occhi che per lei.
Non v’è più alcun dubbio sul fatto Matteo Berrettini abbia un debole per i prati e per l’erba. Abbiamo scoperto ormai da tempo che il romano è un “vegetariano” doc perché è sul verde che dà il meglio di sé e riesce ad esprimersi al meglio. Così come è cosa abbastanza nota che Wimbledon sia il suo posto del cuore.
Lì, poco più di 365 giorni fa, ha sfiorato un’impresa incredibile. Avrebbe potuto aggiudicarsi la sua prima finale Slam, ma poco importa se la coppa sia poi spettata a Novak Djokovic e non a lui. Il romano ha stravinto in ogni caso e l’Italia, da quel momento in poi, ha imparato ad amarlo sempre più.
Non ci stupisce affatto perciò che l’All England Club abbia un posto speciale nel suo cuore. È del tutto ovvio che sia così. Eppure, nel momento più cruciale, la sua “fede” ha vacillato. Solo per un attimo, per fortuna: dopodiché, ha brillantemente superato la prova d’amore che si è visto costretto ad affrontare.
Berrettini, quando ci pensa il cuore batte forte
In un’intervista a margine dello Us Open è stato chiesto a Berrettini quale se quello americano sia il suo Slam preferito. Il romano non se l’è sentita di snobbare lo Us Open, considerando che la domanda gli è stata rivolta proprio a New York. Vedi mai che gli americani siano permalosi e la prendano a male. Quindi, in maniera un po’ furbetta, ha cercato di girarci un po’ attorno senza dare una risposta troppo netta.
Ha sottolineato quanto gli piaccia la Grande Mela con i suoi ritmi ed il suo caos, ma non si è sbilanciato troppo. “Sicuramente è lo Slam dove è iniziato un pochino tutto – ha detto ad Eurosport – e dove ho fatto il salto di qualità: mi piace molto giocare qui ma non so se è il mio Slam preferito“. Il suo volto si è come illuminato, però, quando ha nominato l’erba di Wimbledon.
E lì non è riuscito a mentire, sebbene abbia tentato in tutti i modi di sembrare imparziale e di non “offendere” i newyorkesi. “È ovvio che Wimbledon in questo momento ha un posto speciale nel mio cuore – questo il suo verdetto finale – ma mi piace giocare dappertutto”. Quella è pur sempre casa sua, no?