Berrettini è stato colto sul fatto: il tradimento ai danni di Boss, di cui è brand ambassador, non è passato inosservato.
Un tiktoker, una runner, un pugile e infine un tennista. Non uno qualunque, ma il nostro Matteo Berrettini. Hugo Boss ha messo in piedi per la nuova campagna un team di tutto rispetto, confermando i testimonial che avevano già prestato il proprio volto alla collezione primavera-estate e assoldando, al contempo, un nuovo pezzo da novanta.
Sarà Naomi Campbell a fare compagnia da ora in poi al campione romano, a Khaby Lame, ad Anthony Joshua e ad Alica Schmidt, già brand ambassador nella prima parte del 2022. Ma chissà se ai piani alti del noto brand si sono accorti del tradimento che si sta consumando davanti a tutti.
Il numero 2 d’Italia è il primo tennista nella storia a sfoggiare in campo completi firmati Boss. La “leggerezza” che ha commesso qualche giorno fa, tuttavia, gli è costata cara. Molto cara.
Berrettini tennista e ricercatore di tendenze
Berrettini si stava allenando a Flushing Meadows, dove oggi debutterà contro Nicolas Jarry, quando all’improvviso ha fatto qualcosa che il pubblico presente in tribuna non ha potuto fare a meno di notare. Qualcosa di non troppo consono al suo ruolo di brand ambassador per il marchio che ha puntato su di lui.
A fine sessione, prima di dedicarsi agli autografi e ai selfie con i suoi tifosi, ha cambiato look. Ha preso un asciugamano e ha improvvisato una sorta di pareo, avvicinandosi come se nulla fosse ai fan e infischiandosene di quell’outfit non proprio all’ultimo grido, per così dire.
Ha pagato peraltro a caro prezzo il fatto di aver inconsciamente tradito l’eleganza propria di Boss. I presenti lo hanno infatti fotografato e preso in giro, bonariamente s’intende, sui social network. Apprezzandone, tuttavia, il “coraggio” mostrato nell’andarsene in giro per il campo conciato così, lui che è sempre impeccabile e fedele ai valori del marchio che rappresenta.