Berrettini è stato beccato in compagnia di un super coach: cosa bolle in pentola? Tutte le ipotesi sul piatto.
Vincenzo Santopadre è il suo punto fermo. Ed è molto più di un allenatore. È amico, consigliere, perfino padre all’occorrenza. Matteo Berrettini sa bene dunque che il suo successo lo deve in larga parte anche a lui, che lo ha forgiato e modellato fino a fare di lui un campione.
Non ha mai preso in considerazione, di conseguenza, l’idea di cambiare coach o di assoldare una figura che coadiuvasse l’ex tennista, oggi 51enne. Semplicemente perché non ne ha bisogno, sicuro com’è che il suo mentore sia tra i migliori sulla piazza e che lo abbia ben indirizzato.
A differenza di altri giocatori non ha mai valutato perciò l’idea di ingaggiare un super coach. Eppure, qualche ora fa è stato beccato a New York, dove si sta allenando in attesa che gli Us Open entrino finalmente nel vivo, in compagnia di un personaggio leggendario. Un campione del passato con cui si è a lungo intrattenuto: cosa bolle in pentola?
Berrettini e McEnroe, l’incontro prima degli Us Open
Iniziamo col dire, intanto, che insieme a Berrettini c’era nientepopodimeno che John McEnroe, che qualche tempo fa era stato a tanto così dall’affiancare Jannik Sinner in qualità, appunto, di super coach. Ruolo che poi, come ben sappiamo, l’altoatesino ha preferito assegnare all’australiano Darren Cahill.
Non ci sono notizie circa una possibile collaborazione tra Berrettini e l’americano, ma The Genius è stato ben lieto, comunque, d’incontrare Matteo, dopo alcuni scambi in campo con Santopadre, e di dispensargli qualche preziosissimo consiglio. Anche perché, e non lo ha mai nascosto, nutre una grande stima nei confronti dell’azzurro.
“Berrettini è incredibile dal punto di vista fisico – aveva detto McEnroe dopo gli Australian Open 2022 – possiede inoltre un dritto mostruoso e un servizio da paura. Matteo è un’ottima notizia per il tennis: un bravo ragazzo e un campione pieno di valori, vorrei somigliargli tanto, è cool. La presenza che ha sul campo Berrettini, con quell’altezza e quelle spalle, ce l’hanno in pochi nel tennis moderno”.