Gratta e vinci, quello che tutti i giorni accade al calar del sole ha davvero dell’incredibile: è un’abitudine sempre più consolidata.
C’è chi cerca cibo. Chi oggetti, magari di valore. Ma anche abiti e perfino piante da rianimare con le proprie cure amorevoli. I bidoni della raccolta differenziata, che ogni sera vengono depositati all’esterno di abitazioni e attività commerciali, possono celare al proprio interno dei veri e propri “tesori“.
Per non parlare di quelli che nei giorni riservati al conferimento della carta e del cartone vengono lasciati davanti gli ingressi di ricevitorie e tabaccherie. Lì dentro sì che, con un pizzico di fortuna, si possono trovare delle autentiche sorprese. Avete mai sentito parlare dei cercatori di fortuna?
Sono ovunque. Sono coloro i quali al calar del sole frugano nei bidoni pieni zeppi di Gratta e Vinci “usati”. Qualcuno ha già provveduto a grattar via la patina argentata, ma non è ancora detta l’ultima parola: non è raro infatti che, in preda alla distrazione, non ci si accorga di aver vinto.
A caccia di Gratta e vinci e di facili guadagni
Ed è questa la speranza che anima i cosiddetti cercatori di fortuna, che passano le notti a frugare tra i rifiuti in cerca di facili guadagni. Si “cibano” delle disattenzioni altrui e, molto spesso, la loro affannosa caccia alla dea bendata li ricompensa.
Poi il giorno dopo lì ritrovi lì, in fila dal tabaccaio, in attesa di riscuotere il premio che seppur non fosse propriamente destinato a loro gli spetta comunque di diritto, essendo ora in possesso della ricevuta vincente.
Una tendenza, questa, che a detta di molti fotograferebbe alla perfezione il disagio di alcune fasce della popolazione. La smania di possedere sempre più denaro e il fatto di essere disposti a tutto, nel vero senso della parola, pur di andare avanti. Pur di poter portare a casa un tozzo di pane e di pagare l’ennesima e salatissima bolletta.