Camila Giorgi padrona di casa impeccabile: ecco perché non sta nella pelle e qual è la bella notizia che la riguarda.
Gli Internazionali di Roma promossi a Masters 1000, la città di Napoli che si appresta ad ospitare un torneo, Torino che si veste a festa per le Finals. Ma le belle notizie per i tennissofili del Bel Paese non sono ancora finite. L’Italia di Matteo Berrettini e di Jannik Sinner ospiterà, molto presto, un altro evento assolutamente imperdibile.
Anche la splendida Firenze sarà meta, nel mese di ottobre, di decine di tennisti professionisti provenienti dai quattro angoli del globo. Lì, all’ombra di Palazzo Vecchio, non faranno i turisti: giocheranno. Sì, avete capito bene: la città toscana sarà teatro, come lo è già stata in passato, di un Atp 250.
La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 10 ottobre: sarà quello il giorno in cui avrà inizio l’Unicredit Open Firenze, che metterà in palio la bellezza di 625mila euro e un bel po’ di punti, che fanno sempre comodo. Oltre, ovviamente, al privilegio di giocare in una delle città più belle al mondo.
Camila Giorgi “apparecchia” per i suoi ospiti
Naturalmente è ancora troppo presto per avanzare ipotesi su chi ci sarà e chi no. Jannik Sinner e Matteo Berrettini molto probabilmente sì, considerando che sarebbe un vero peccato rinunciare alla possibilità di giocare in un territorio amico, a pochi passi dalle rispettive terre d’origine.
Di certo però c’è solo che Camila Giorgi sarà al settimo cielo: Firenze è la sua città adottiva, quella in cui la sua famiglia ha fondato il brand Giomila e dove fa ritorno ogni volta che le è possibile. Era in Piazza della Signoria, guarda caso, proprio ieri, come ci ha rivelato lo scatto pubblicato sui social network. Che si stia allenando a fare da Cicerone ai vari Djokovic, Zverev e compagnia bella? Probabile.
Sarà quindi una perfetta padrona di casa, la tennista originaria di Macerata, che vedrà il suo posto del cuore vestirsi a festa per ospitare i migliori professionisti del circuito maschile. E chissà che tra qualche anno non possa spettare anche alle donne il brivido di giocare tra le meraviglie di Giotto e di Michelangelo.