Leclerc e l’orologio scippato da 2 milioni di euro: dov’è andato a finire

Leclerc e quell’orologio da 2 milioni di euro scippato nella Darsena di Viareggio. Ecco dov’è andato a finire il gioiello del pilota

Lo scorso aprile a Charles Leclerc è stato scippato un orologio dal valore di 2 milioni di euro. Un Richard Milla che il pilota ferrarista aveva al polso. Adesso, secondo quanto raccontato da Il Messaggero, si sarebbe risaliti a chi lo ha strappato e soprattutto a chi, ignaro, lo ha comprato.

Leclerc
Leclerc ©️LaPresse

Dietro la sparizione ci sarebbe una banda di tre ladri di origini napoletane. Che hanno fatto il vero e proprio colpaccio. Non alla Lupin, il famoso ladro francese protagonista di un indimenticabile cartone animato, ma quasi, visto il valore dello stesso gioiello che il monegasco aveva attaccato ben stretto al suo polso. Era anche personalizzato il Mille di Charles. Roba da collezionisti. Roba di grandissimo valore.

Leclerc, ecco dov’è finito l’orologio rubato

Gran Premo di Montecarlo
Leclerc ©LaPresse

Le indagini sarebbero stato aperte dalla procura di Napoli, che hanno trovato gli specialisti che sarebbero bravi a piazzare dei colpi lontani dalla propria città. In trasferta. Subito dopo il furto però si sarebbero accorti che non sarebbe stato per nulla facile riuscire a rivendere quel bene così prezioso, appunto per quella personalizzazione dello stesso: la firma di Leclerc riportata a mo’ di serigrafia sulla cassa.

Ed è per questo motivo che avrebbero anche deciso di svenderlo al miglior offerente. Piazzandolo così in Spagna, ad un imprenditore, per un decimo di quello che è realmente il valore: 200mila euro e partita finita. Sognavano qualcosa in più, ovviamente, visto quello che erano riusciti a fare. Ma quel dettaglio li ha fermati. Secondo il quotidiano infine i tre malviventi al momento risulterebbero ancora a piede libero in attesa di un ulteriore sviluppo delle indagini stesse. Ma un primo quadro del fattaccio è stato messo in chiaro. Adesso vedremo come andrà a finire questa storia.

Gestione cookie