Schumacher alla riscossa, ieri s’è difeso alla grande contro Hamilton. Poi lo sbrocco contro il muretto: “Mi sfugge il motivo”.
Un leone Schumacher. Mick, dopo aver preso i primi punti della sua carriera a Silverstone lo scorso weekend, stava riuscendo a dare continuità ai suoi risultati, con una prova caparbia nella Sprint Race di ieri cercando di tenersi alle spalle quello che è stato per 7 volte campione del Mondo. E ci stava riuscendo alla grande, sfruttando anche il Drs del compagno di squadra lì davanti, che gli permetteva di stare davanti al pilota della Mercedes. Poi le cose ad un certo punto sono cambiate, con Magnussen che ha aperto il gas e che è andato via. Impossibile poi, in quel modo, riuscire nell’impresa. Ha chiuso al nono posto, non prendendo punti. Chissà, forse ci riuscirà oggi. Ma di sicuro l’amaro in bocca rimane.
“Forse pensavano che non fossi in grado di guadagnare quella posizione” ha detto Mick alla fine. Adirato, com’è giusto che sia, visto che aveva anche un passo diverso rispetto al compagno di squadra. Ma la Haas ha preso una decisione, tenendolo fermo poi nel momento clou della gara. E alla fine, non le ha mandate a dire.
Schumacher alla riscossa: “Devo capire il motivo”
Perdendo il Drs del compagno, Schumi non ha potuto fare nulla di fronte ad Hamilton. Che dopo un solo giro lo ha superato. Ha masticato amaro durante la gara, e poi ha detto senza giri di parole la sua alla fine della Sprint: “Avevamo la velocità per attaccare Ocon, ma il team ha deciso di non farmi passare. Devo capire quale sia il motivo, ora mi sfugge”.
E poi, ha continuato, così come riportato oggi dalla Gazzetta dello Sport: “Non mi hanno consentito di attaccare, avrei potuto sicuramente farlo. Hamilton? Siamo tutti umani e tutti dei piloti. A me importa poco da chi mi devo difendere, quello che so e che lo farò contro chiunque”. Idee chiare, spirito da guerriero, e grande voglia di continuare a fare punti. Come si dice in questi casi? Buon sangue non mente vero?