Djokovic-Kyrgios, non corre buon sangue tra i due finalisti di Wimbledon. Ecco cosa è successo e perché non si tollerano.
Sportivamente parlando si rispettano. Sicuramente si temono a vicenda. Ma non si può dire, questo proprio no, che tra Novak Djokovic e Nick Kyrgios corra buon sangue. Tutt’altro. Chi ha una buona memoria storica ricorderà senz’altro che tra i due sono volati gli stracci ben più di una volta, l’ultima delle quali non troppo tempo fa.
L’ultimo scontro risale agli Australian Open 2021, un’edizione che sarà certamente ricordata per le polemiche che l’hanno caratterizzata. Quando i 72 tennisti in gara arrivarono a Melbourne per partecipare allo Slam, nel bel mezzo di una nuova ondata di contagi da Covid-19, il governo impose loro una quarantena di 14 giorni.
Gli atleti non presero affatto bene questa misura così severa. A farsi portavoce della carovana Atp fu proprio Djokovic, che chiese espressamente alle autorità di rivedere la propria decisione in merito e di trovare un’alternativa che permettesse ai giocatori di uscire dagli hotel in cui erano stati confinati.
Djokovic-Kyrgios, tra i due non corre buon sangue
E fin qui non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che Kyrgios non riuscì proprio a mandar giù il fatto di aver visto il serbo salire senza mascherina a bordo del mezzo che lo avrebbe condotto ai campi di allenamento. “È un burattino, l’immagine è ridicola” tuonò l’australiano su Twitter, denunciando la mancanza di rigore nei confronti dei protocolli anti-Covid.
Prima ancora, in occasione degli Internazionali di Roma del 2019, l’australiano aveva nuovamente inveito contro il “primo della classe”. “Ha una malsana ossessione e bisogno di essere amato – aveva usato queste parole – Vuole essere Roger Federer. Desidera così tanto essere amato che non lo sopporto più. Diventa imbarazzante“.
Djokovic, dal canto suo, l’ha sempre presa piuttosto filosoficamente. È troppo zen, per ribattere ad accuse del genere. “Non ci perdo il sonno” si era infatti limitato a dire dopo questa sfuriata, lasciando intendere di non avere ben compreso le ragioni di questo “odio” di Kyrgios nei suoi confronti.