Wimbledon a luci rosse, altro che “quiet room”: colti in flagrante

Wimbledon a luci rosse, momenti di grande imbarazzo all’All England Club: hanno rischiato una multa salata. 

Quest’anno gli organizzatori di Wimbledon hanno pensato davvero a tutto. Sarà perché si tratta della prima edizione senza restrizioni per la pandemia da quel nefasto 2020 – fu l’unico Slam a non andare in scena – o perché bisognava in qualche modo farsi “perdonare” la controversa decisione di escludere dalla competizione i tennisti russi e bielorussi. Scelta, quest’ultima, che l’ha reso in sostanza una “redditizia esibizione” – il montepremi è decisamente più ricco rispetto al passato – visto che l’Atp, per tutta risposta, non assegnerà alcun punto per il ranking a chi vi partecipa.

Wimbledon
©️LaPresse

Fatto sta che tra i lussuosi e aristocratici giardini dell’All England Club sono apparse delle nuove strutture, denominate “quiet room”. Una sorta di stanza-relax, volendo tradurre dall’idioma inglese. Piccole “zone franche” a disposizione di tutti, consigliate per chi volesse ritirarsi per qualche minuto in preghiera o godersi un’ora lontano dal trambusto.

Wimbledon a luci rosse, scambio di effusioni in un luogo… di preghiera

Wimbledon
©️Ansafoto

All’interno delle cosiddette “quiet room” non manca nulla. Vi sono persino delle poltrone, un tavolo e dei punti dove ricaricare pc portatili, tablet o cellulari. Tuttavia, c’è stato, in questa settimana clou per il tennis, chi ha forse travisato la loro funzione. È il caso di una giovane coppia, come racconta il britannico The Guardian, che ne ha approfittato per scambiarsi dolci effusioni tra un set e l’altro. Se ne sono accorti un po’ tutti, stando ad una testimonianza che non lascia spazio ad eventuali dubbi. “Dalla porta della stanza affianco si sentivano chiaramente strani rumori, si capiva che fossero atteggiamenti intimi”, ha confessato non senza imbarazzo uno dei visitatori che si trovava lì per caso. Il fatto è che nessuno, una volta che i due “piccioncini” hanno messo piede fuori dalla stanza, ha osato dire qualcosa, limitandosi a vederli sgattaiolare mano nella mano.

E fortuna che in quel momento non fosse presente alcun addetto alla sicurezza, altrimenti avrebbero corso il rischio di essere multati. Tra le regole wimbledoniane infatti c’è anche quella che vieta “comportamenti antisociali come droghe, alcolici e feste sessuali”.

 

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