Formula Uno: il campione del Mondo Max Verstappen un equilibrista: quando il suocero crea problemi al pilota della Red Bull
Di solito sono le suocere a creare “problemi”. Si scherza, ovviamente, ma c’è quella leggenda difficile da eradicare e ci sono anche quei detti che non passano mai di moda che mettono in evidenza quelli che potrebbero essere dei comportamenti poco simpatici da parte della mamma dello sposo nei confronti della moglie del figlio. E anche viceversa s’intende, ovviamente. Di solito dei problemi non li creano i suoceri ma c’è sempre quell’eccezione che conferma la regola e che in questo caso riguarda Max Verstappen, il pilota della Red Bull, campione del Mondo, che si sta dimostrando anche un importante numero 1 nell’equilibrismo.
Al centro delle polemiche, nella settimana che porta al Gran Premio di Silverstone, in Inghilterra, ci è finito Piquet: ex campione, suocero dell’olandese, che ha apostrofato un poco di tempo fa, Lewis Hamilton, come “negretto”. Apriti cielo, giustamente: un accusa di razzismo che ha fatto prendere delle posizioni all’interno Paddock, tutti dalla parte del sette volte campione del Mondo. E anche Max non ha potuto fare altro che commentare.
Formula Uno, le parole di Verstappen
Max Verstappen è legato sentimentalmente alla figlia di Nelson, Kelly. E anche lui si è espresso in modo abbastanza chiaro sulla vicenda: “Tutti siamo contro il razzismo, è molto chiaro. Deve essere una lezione per il futuro, quella parola non va usata. Perché è molto offensiva, specialmente ai giorni nostri”. Ovviamente, a corredo della frase, sono arrivate anche altre dichiarazioni, una mezza carezza al suocero per l’uscita infelice.
“Ho passato molto tempo con Nelson, è una persona gentile. Sono sicuro che la dichiarazione che ha fatto è genuina, quella parola ha due significati, ma secondo me è meglio non usarla proprio. Ma non è soltanto una questione sua, parlo in generale: non si deve offendere nessuno, a qualunque razza appartenga. Non ho parlato con Lewis di questo episodio, non c’è nemmeno bisogno di parlarne. Perché lui gode del mio rispetto come qualsiasi altro pilota”. Discorso chiuso, quindi. E bravo Max. Da oggi anche l’equlibrista.