Sinner sotto la lente d’ingrandimento. C’è qualcuno che proprio non riesce a togliergli gli occhi di dosso in questi giorni londinesi.
Poco è importato ai tifosi che all’All England Club sia scoppiato l’allarme Covid. Che il rischio che un focolaio esploda da un momento all’altro non può purtroppo essere escluso. Sono stati in centinaia, nelle ore scorse, ad assieparsi davanti ai campi dell’Aorangi Park, impazienti di godersi dal vivo l’allenamento dei propri beniamini.
Chi si è recato sul posto nel pomeriggio di ieri ha avuto una fortuna sfacciata. Sull’erba c’erano Novak Djokovic e Jannik Sinner che si allenavano affrontandosi in una partitella senza troppo pretese. Apparentemente rilassati, ma altrettanto concentrati nell’individuare una strategia che permettesse di battere l’altro.
Il serbo si è concentrato prevalentemente sul servizio, come racconta la Gazzetta dello Sport, su indicazione di coach Ivanisevic. Sinner ne ha approfittato invece per affinare la difesa e, perché no, per far sfoggio delle sue doti dinanzi alla persona che in questi giorni non gli sta levando gli occhi di dosso.
Sinner incassa dei complimenti illustri
Il riferimento è ovviamente a Darren Cahill, il coach australiano che è appena stato assoldato da Jannik per affiancare Simone Vagnozzi e fare un lavoro ancor più certosino. Il supercoach sta studiando ogni mossa del suo nuovo pupillo, per imparare a conoscerlo e per scovarne i punti deboli sui quali potrebbe essere necessario insistere.
E Sinner, a giudicare da un particolare di non poco conto, avrà fatto una gran bella figura, dinanzi al membro appena entrato a far parte del suo team. Djokovic infatti si è più volte complimentato con il ragazzo altoatesino, nel suo italiano impeccabile e sempre molto raffinato.
“Bravo Jannik” lo incoraggiava Nole ad ogni colpo sferrato, dimostrando di stimare molto il futuro numero uno d’Italia e di apprezzarne stile e gioco. E se lo dice lui, che di tennis se ne intende eccome, allora sì, che Cahill può dormire sonni tranquilli.