Camila Giorgi, galeotta fu Firenze: il nuovo partner

Camila Giorgi ne è rimasta “folgorata” subito dopo il Roland Garros: ecco perché la tennista ha scelto proprio lui.

C’è una certezza incrollabile nella vita di Camila Giorgi. Una certezza che ha un nome e un cognome: Sergio Giorgi. È lui che la allena da sempre. È lui che l’ha formata sul modello dei marines, calandosi nel difficilissimo ruolo di padre-coach. Ed è a lui che la tennista di Macerata deve il fatto di essere una tra le migliori 30 tenniste al mondo.

Camila Giorgi
Instagram

Sul loro rapporto se ne sono dette di tutti i colori. C’è chi ritiene che con un altro professionista avrebbe raggiunto traguardi ancor più mirabolanti, c’è chi pensa che i metodi del suo babbo siano troppo duri. Tant’è. Lei non ha mai accettato, sebbene negli anni ne siano arrivate a bizzeffe, proposte di collaborazione e bozze di contratto che non includessero papà Sergio.

Da poco tuttavia ha lasciato che un’altra figura la affiancasse in vista della tournée inglese. E la bella Camila ha scelto un ragazzo conosciuto a Firenze non troppo tempo fa. Anche lui gioca a tennis, ha 25 anni, è nato e cresciuto a Civitavecchia e benché sia solo il numero 1799 nel ranking ha una grinta da fare invidia ad un top ten.

Con Camila Giorgi in tournée c’è anche lui

Camila Giorgi
Simone Agostini (Instagram)

Simone Agostini, questo è il suo nome, è il nuovo sparring partner della Giorgi. La sta affiancando nei suoi allenamenti sull’erba e questa esperienza, a quanto pare, sta arricchendo tanto lui quanto lei, che dalla collaborazione appena iniziata sembra aver già raccolto i primi frutti.

Camila e il bel Simone, come racconta Live Tennis, si sono conosciuti al rientro della ragazza dal Roland Garros. Hanno palleggiato un po’, si sono conosciuti e hanno deciso di provare questa combo inedita. E lui, come tanti del resto, è rimasto piacevolmente stupito dalla grinta della sua “assistita”.

“Il diritto non va? Il servizio non sta funzionando? Camila trova soluzioni, tende a non buttarsi giù e a questo livello è determinante. La differenza tra il maschile e il femminile è principalmente la potenza, ma alcune ragazze giocano davvero delle palle molto tese, e Camila è una di queste. È difficile anche per me che sono maschio giocarci contro – ha detto Agostini nell’intervista – tanto la traiettoria della palla di Cami è difficile da gestire. Per me è davvero una grande esperienza“. E chissà che questa collaborazione non possa fare la differenza, in termini di risultati, a Wimbledon.

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