Formula 1, Sainz contro Leclerc. Tensione in casa Ferari. E deve intervenire anche Binotto. Ecco quello che sta succedendo
Il secondo posto una mancata vittoria. Sì, proprio così per Carlos Sainz, lo spagnolo della Ferrari, che a Montreal in Canada c’è andato vicinissimo. Troppo vicino per essere felice di aver chiuso alle spalle di Max Verstappen. E, vedendolo distrutto quasi, anche la Mercedes ha voluto consolare Carlos: “Il tuo giorno arriverà”, con l’immagine di Hamilton, felice, felicissimo per il terzo posto e per il podio, che quasi stride con la faccia del pilota della Rossa.
Non ha fatto nulla poi nelle interviste post gara Sainz per nascondere la delusione. Muso lungo, e dichiarazioni non certo rassicuranti. A Sky, la risposta alla domanda “Dai, è stata una bella sensazione”, è stata: “Noooo, volevo vincere. Mi sento un po’ meglio ma voglio la vittoria, la sento vicina. Ho provato di tutto per prendere Verstappen. Io quella vittoria la voglio più di tutti i tifosi a casa”.
C’è stata poi una domanda che avrebbe potuto sicuramente accendere gli animi – ha spiegato il Corriere dello Sport in edicola questa mattina – peggio di quella che potrebbe essere “sei disposto ad aiutare Leclerc?”. “Credi nel Mondiale per la Ferrari?“, Sainz, senza dubbi e senza pensarci più di tanto, ha detto: “Ci credo per la Ferrari, per Charles e per me. Due settimane fa, quando vi ho detto che ragionerò gara per gara, si è capito che io non lotti per il Mondiale. Ma si è capito male. Ragionerò gara per gara perché io ogni gara voglio vincerla, e se questo mi porterà al Mondiale andrà benissimo. Può darsi che aiuterò Charles e la Ferrari, ma so che vincere ogni corsa porta al Mondiale. E’ questo che voglio fare”.
Tutt’altro che parole di distensione, anche per quella che era stata la situazione di pochi minuti prima, con un secondo posto che forse nemmeno oggi è andato del tutto giù. A Sainz, comunque, ha riposto anche Binotto, con messaggi abbastanza chiari da interpretare: “E’ un po’ un peccato perché ne avevamo di più, credo che Carlos abbia pagato la qualifica. Carlos sta migliorando e mi fa piacere poter contare su di lui per la corsa nel campionato costruttori”. Insomma, la decisione di non dichiarare quello che deve essere il pilota numero 1, non ha portato a cose del tutto buone.
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