Berrettini fa chiarezza sulla sua vita sentimentale in un’intervista rilasciata al Queen’s: cos’ha detto il tennista romano.
Non ama troppo che si parli di lui in termini extra-tennistici. Storce il naso, addirittura, quando gli si fa presente che la sua bellezza è un’arma in più. Perché di avere un bel faccino e dei muscoli scolpiti non gliene potrebbe importare di meno. Matteo Berrettini vuole essere un martello, non un Adone.
E se prima parlava più volentieri della sua vita privata, la rottura con Ajla Tomljanovic deve avergli insegnato che i panni sporchi è meglio lavarli in casa propria e non in pubblica piazza. Da quel momento in poi, anche per reazione contro quelli che hanno cercato di mettere il naso nei suoi affari, è diventato molto più riservato.
Non ha mai confermato o smentito, infatti, il presunto flirt con la modella americana Meredith Mickelson. Si è cercato di mettere insieme i pezzi e gli indizi disseminati sui social network, ma il puzzle non è mai stato completato. Perché forse, col senno di poi, le cose non stavano come ipotizzato.
Berrettini e Meredith, due prove schiaccianti
Durante un’intervista al Queen’s, il club londinese dove ha trionfato per la seconda volta consecutiva, Matteo Berrettini ha cercato di mettere i puntini sulle “i” e di fare chiarezza sulla sua vita sentimentale. La risposta che ha fornito alla domanda “Sei single?” ha però spiazzato tutti quanti.
“Sì sono single – ha detto il tennista – ma non è una cosa che sto cercando. Non è che mi sveglio la mattina e penso ok, adesso devo trovare l’amore. Se succede buon per me, ma comunque ho trascorso più tempo con il mio team e con la mia famiglia quando ero infortunato. Mi è piaciuto questo tipo di vita differente per un po’”.
Non una parola, quindi, su Meredith. Che la frequentazione sia già giunta al capolinea? Probabile. I social network sembrano avvalorare, peraltro, questa tesi. I due presunti amanti non si seguono già più. Non si erano mai scambiati interazioni su Instagram, ma adesso si sono addirittura defollowati a vicenda. Gesto di facciata, per evitare che si continuasse a parlare di loro, o prova inconfutabile di una storia naufragata?
