Camila Giorgi sulle montagne russe, secondo turno complicato per la tennista azzurra: sono serviti tre set per piegare la Davis.
Mai dare per spacciata Camila Giorgi, neanche se dovesse trovarsi a un passo dal baratro. L’imprevedibile tennista azzurra non si smentisce. Prima disfa e poi fa, riuscendo a mantenersi in equilibrio sull’orlo del precipizio e dandosi lo slancio per andare a vincere un match che sembrava perduto. Non è la prima volta che le capita. Alla giocatrice maceratese è appena riuscita una gran rimonta – 3-6 7-5 6-2 il punteggio finale – stavolta contro la statunitense Lauren Davis, nella sfida, terminata pochi minuti fa, che valeva i quarti di finale del Wta 250 di Birmingham.
Partenza in sordina, quella della numero uno d’Italia, sorpresa dalla linearità e dalla continuità della statunitense. E difatti il primo set finisce presto per essere appannaggio della più costante avversaria, attualmente alla 108esima del ranking ma con un passato nella top 30. Le cose vanno meglio nel secondo parziale, la Giorgi sembra aver ritrovato i suoi colpi e soprattutto è meno fallosa. Ma le basta poco per smarrire un’altra volta la bussola: quando la Davis va sul 5-4 la marchigiana rivede i soliti fantasmi. Quelli che una settimana fa erano ricomparsi a Nottingham contro la britannica Harriet Dart.
Camila Giorgi sulle montagne russe, vola anche una racchetta
Vincere il combattutissimo secondo set è una sorta di liberazione per la Giorgi, che nel frattempo ha pure scaraventato a terra la racchetta dopo un errore evitabile. Nel frattempo è l’avversaria che perde le staffe e con alcuni doppi falli a catena sembra imitare l’italiana nel primo parziale. Le gerarchie si ristabiliscono definitivamente nel terzo set, con l’azzurra che lascia solamente due game all’americana. Due ore e venti minuti di sofferenza che però spediscono la Giorgi ai quarti di finale di un torneo a cui tiene particolarmente.
Scenderà in campo già domani ma conoscerà il nome della sfidante solamente tra qualche ora. Uscirà dal confronto tra la brasiliana Haddad Maia e la polacca Frech.