Crollo Berrettini, la controversa scelta dell’Atp di non assegnare punti nel terzo Major dell’anno è destinata a sconvolgere il ranking.
L’inaudito botta e risposta tra gli organizzatori di Wimbledon e l’Atp ha spiazzato tutti. Ed è destinato a terremotare il ranking, che tra qualche settimana verrà verosimilmente stravolto per via delle decisioni dei due “litiganti”. L’attesissimo terzo torneo del Grande Slam, infatti, quest’anno non assegnerà alcun punto. E i partecipanti non saranno messi nella condizione di difendere quelli conquistati nella passata edizione. Questa la risposta, severa, dell’Atp alla discutibile scelta da parte dei vertici del Major inglese di escludere i tennisti russi e bielorussi a causa di quello che sta accadendo in Ucraina.
Tra i più penalizzati, oltre all’ex numero uno al mondo Novak Djokovic, c’è anche il nostro Matteo Berrettini, che nel luglio 2021 si spinse fino ad una storica finale. L’azzurro perderà presto i 1200 punti di quel magnifico exploit sull’erba londinese. Uscirà certamente non solo dalla top 10 ma si ritroverà fuori anche dai primi 20 al mondo. L’unico modo per limitare i danni, per il tennista romano, è provare a riconfermarsi al torneo del Queen’s, vinto lo scorso anno grazie al successo in finale contro il britannico Cameron Norrie.
Crollo Berrettini, l’altoatesino medita il sorpasso già ad Eastbourne
Senza i punti di Wimbledon Berrettini sarà costretto a lasciare nelle mani del suo connazionale Jannik Sinner lo scettro di numero uno d’Italia. L’altoatesino è invece uno di quelli che sarà paradossalmente avvantaggiato da questa situazione, visto che ha praticamente pochissimi punti da difendere sull’erba. Sa che sta per arrivare il suo momento e forse è proprio per questo che ha deciso di accelerare i tempi. Dopo l’infortunio al ginocchio che non gli ha permesso di scendere in campo già ad Halle, Sinner prova ad accorciare i tempi partecipando all’ultimo torneo di preparazione a Wimbledon, quello di Eastbourne, sempre in Inghilterra.