Berrettini, il suo rientro è stato accompagnato da una notizia che potrebbe rivelarsi per lui strategica in ottica ranking.
Cinquecento punti sono tanti per ogni tennista. Ma se ti chiami Matteo Berrettini, e sei precipitato dal sesto piano della top ten per via di un infortunio che ha irrimediabilmente compresso la tua stagione, è ovvio che un bottino del genere possa farti ancor più comodo.
Vincere l’Atp di Stoccarda, dove ha esordito ieri, sarebbe già di per sé una manna dal cielo. Alzare la coppa gli permetterebbe infatti di rimanere, seppur solo per il momento, tra i primi 10. Ma è nella prossima settimana che si giocherà una sfida ancor più importante per il romano.
Dopo la parentesi tedesca sarà tempo per lui di volare a Londra e di far ritorno a “casa”. Al Queen’s, dove lo scorso anno si è regalato una vittoria indimenticabile e dove dovrà mettercela tutta, per ovvie ragioni, per difendere il titolo. E, con esso, i 500 punti che scarterà da qui a breve per via della dura legge del ranking.
Berrettini, Alcaraz passa: la strada è in discesa
Bissare l’exploit di dodici mesi fa potrebbe non essere così semplice. Berrettini è reduce da uno stop che si è protratto per oltre due mesi e non è ancora in forma, ovviamente, come lo era alla vigilia dello Slam che gli avrebbe poi cambiato per sempre la vita. Eppure, c’è qualcosa che ci fa ben sperare.
Ci sarà un ostacolo in meno lungo il cammino nel Queen’s per l’amatissimo Matteo. Carlos Alcaraz si è cancellato dal prestigioso Atp 500 sull’erba per via di un problema al gomito. Il fenomeno di Murcia ha così deciso di prendersi qualche altro giorno di riposo, onde evitare di mettere a rischio il suo primo Wimbledon da protagonista e da top ten.
Con l’iberico fuori dai giochi per Berrettini potrebbe – ma il condizionale, si sa, è sempre d’obbligo – avere una chance in più per farcela. Sempre a matto che i vari Ruud, Norrie, Fritz, Shapovalov, Schwartzman, Opelka e via dicendo non gli mettano i bastoni tra le ruote, s’intende.