Berrettini, le parole del coach Vincenzo Santopadre nel giorno del tanto atteso rientro in campo a Stoccarda.
Matteo Berrettini è sempre molto pacato e diplomatico. Mai una scenata fuori luogo, mai una polemica. Neanche nei momenti peggiori, neanche quando pure sarebbe legittimo che perdesse le staffe. Niente. Ha un autocontrollo di ferro e il merito, senz’altro, è dell’ottimo lavoro del suo mental coach.
Ma è il suo team, in generale, ad affrontare insidie e intoppi in un modo davvero ammirevole. Con eleganza, in maniera tranquilla e senza mai valicare certi confini. Anche il coach che lo segue da quando era un ragazzino, Vincenzo Santopadre, è sempre così placido da saper vedere il bicchiere mezzo pieno in qualunque circostanza.
Stavolta, però, s’è arrabbiato. Anche se solo un po’, anche se senza sceneggiate, ha perso la pazienza. E ci mancherebbe pure: quello che è successo avrebbe messo a dura prova anche la persona più zen al mondo, figurarsi un allenatore che vede “soffrire” il suo pupillo.
Santopadre: “Con Berrettini avremmo potuto fare scelte diverse”
Il suo piccolo sfogo Santopadre lo ha affidato al Corriere dello Sport, nell’ambito di un’intervista che ha toccato, ad un certo punto, un argomento inevitabile: la non assegnazione dei punti a Wimbledon. Ed è stato proprio in quel frangente che il mentore di Berrettini si è “lasciato andare”.
“È ovvio che Matteo sarà penalizzato – ha detto l’allenatore del numero 10 del mondo, scivolato ai piedi della top ten per via dell’infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per oltre due mesi – Sapendolo prima, avremmo potuto fare scelte diverse, anche in chiave infortunio e operazione”.
“È una penalizzazione abbastanza grande per lui – ha poi aggiunto, con la sua proverbiale diplomazia – ma non è nostra natura lamentarci. La classifica (qui quello che ha detto il tennista a proposito del ranking) non è mai stata un problema: è un numero conseguenza di prestazioni. Nella nostra filosofia non ci siamo mai posti dei risultati numerici come obiettivi e così faremo anche questa volta”.