Berrettini può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Per il momento non accadrà quello che i suoi supporter temevano.
È davvero incredibile che Matteo Berrettini e Jannik Sinner si siano dati il “cambio” ancora una volta. Quando il romano si era infortunato alle Atp Finals di Torino, era stato proprio il suo amico altoatesino a subentrare al suo posto. E ora, benché non si possa parlare di sostituzione come in quell’occasione, sta per succedere la stessa cosa.
Il numero 1 d’Italia tornerà in campo, dopo essere rimasto fermo ai box per oltre 2 mesi, la prossima settimana. Nell’esatto momento in cui, invece, il pupillo di Vagnozzi si vedrà probabilmente costretto a prendersi una pausa per curare il suo fisico e guarire dall’infortunio al ginocchio che lo ha indotto a mollare il Roland Garros.
Parlare di accanimento del destino sarebbe riduttivo. Sembra proprio che sia in atto una congiura ai danni dei tennisti italiani, tale che vederli giocare contemporaneamente, entrambi in buona salute, sembra ormai impossibile. Eppure, da un certo punto di vista, possiamo dire che non tutti i mali vengono per nuocere.
Berrettini può tirare un sospiro di sollievo
Non è bello da dire, ma il fatto che Jannik abbia sventolato bandiera bianca ha in qualche modo salvato il viceré di Wimbledon. Se Sinner fosse andato avanti nello Slam parigino avrebbe matematicamente sorpassato il romano; stando così le cose, invece, Berrettini è al sicuro. Almeno per il momento.
Il romano manterrà la sua decima posizione – era sesto, lo ricordiamo, prima di rinunciare alla stagione sulla terra rossa – ancora per un po’. Non ha i punti necessari, il suo amico di Sesto Pusteria, per mettere la freccia e spostarsi sulla corsia di sorpasso. Dovrà continuare ad accontentarsi, quindi, del suo 12esimo posto.
Il che è un bene per Berrettini, che tornerà giusto in tempo per salvare il suo status di top ten e per evitare, eventualmente, di scivolare nelle retrovie del ranking Atp. Fermo restando che la non assegnazione dei punti a Wimbledon si abbatterà come una scure sul suo bottino, considerando che quelli che ha da difendere sono veramente tanti e che non sarà facile compensarne l’assenza una volta che saranno scartati.