Camila Giorgi è finalmente riuscita a mettere un punto. La reazione inaspettata ha piacevolmente sorpreso i suoi sostenitori.
Sette? Macché. Sono molte di più le camicie e le t-shirt che Camila Giorgi ha fatto sudare, ieri pomeriggio, ai suoi sostenitori. Il lieto fine stavolta c’è stato, ma non si può dire che la tennista marchigiana abbia condotto il gioco nel modo in cui, a dispetto del risultato, sarebbe stata in grado di fare.
Il primo set ci ha fatto temere il peggio. La tennista marchigiana non è riuscita ad imporsi sull’avversaria Zhang Shuai, che si è subito portata in vantaggio chiudendo i conti sul 6-3. Nel secondo set è invece entrata in campo un’altra Camila. La sua versione migliore, quella che incanta e stupisce col suo gioco profondo e l’eleganza dei suoi colpi.
Da quel momento in poi, la cinese non ha più avuto diritto di parola. La Giorgi ha chiuso secondo e terzo set concedendole solo due game per parziale, dando prova di grande concentrazione e di una grinta che, in effetti, non riusciva a sfoderare da tanto tempo. Troppo forse.
Riecco Camila Giorgi: a Parigi per ricominciare daccapo
Fatta eccezione per la parentesi della Billie Jean King Cup, la tennista di Macerata non vinceva dal 19 gennaio scorso. Agli Australian Open era stata fermata al terzo turno da Ash Barty, che ha poi detto addio al tennis. E, da quel momento in poi, per la Giorgi è iniziata una fase nera, che più nera proprio non si poteva.
Avversarie battibilissime l’hanno sconfitta ai primi turni dei tornei di San Pietroburgo, Dubai, Lione, Stoccarda e Madrid. Nel mentre, c’è stato il ritiro da Miami e quello dagli Internazionali d’Italia, nel bel mezzo del match contro Ajla Tomljanovic.
La vittoria di ieri a Parigi è dunque doppiamente importante. Le ha dato la possibilità di interrompere un filotto di sconfitte impietose, per prima cosa, ma le ha anche permesso, ovviamente, di avanzare in uno Slam in cui avrà, finalmente, l’occasione di riscattarsi. E chissà, magari anche qualcosa in più.