Alcaraz, c’è qualcosa che non sai sulla vita del tennista spagnolo: ecco il dettaglio che svela quali sono le sue intenzioni.
Parigi sta fremendo. Letteralmente. Carlos Alcaraz sarà uno dei primi top player ad esordire sul rosso del campo Philippe-Chatrier e il pubblico è impaziente di vedere in azione il “bambino” prodigio che negli ultimi mesi ha incantato mezzo mondo col suo tennis disarmante ed aggressivo.
Il primo a finire tra le sue grinfie, nello stesso giorno in cui anche Fabio Fognini inizierà la sua avventura al Roland Garros, sarà Juan Ignacio Londero. Non è stato un sorteggio troppo fortunato per l’argentino: trovarsi il fenomeno di Murcia davanti già al primo turno non è proprio il massimo, ecco.
Carlitos, manco a dirlo, parte avvantaggiatissimo. Ha trionfato in rapida successione a Miami, Barcellona e Madrid, scalando la classifica e piazzandosi sul gradino che per molto tempo è stato occupato dal nostro Matteo Berrettini. Ora il sesto al mondo è lui ed è assolutamente plausibile che vinca questo primo match in tre set, lasciando pochissimo margine all’avversario. Non ci sono precedenti tra i due, ma l’abisso che li separa a livello di ranking, unito ai risultati conseguiti finora dallo spagnolo, sembra suggerire che non ci sarà storia.
Alcaraz non ha paura dei big three, figuriamoci quanto possa intimorirlo un tennista che non è neanche nella top 100. Il fatto che abbia saltato Roma per arrivare ancor più in forma a Parigi è abbastanza indicativo, poi, di quali siano le sue intenzioni: ora che ha fatto incetta di Masters 1000, alzare la coppa di uno Slam sarà certamente il suo chiodo fisso.
Si è allenato duramente per farlo. Non si è dedicato ad altro che a questo. Basti dire che Carlos abita nelle immediate vicinanze del campo in cui fa pratica per sei ore al giorno, per rendere l’idea di quanto grande sia il suo desiderio di sfondare e di arrampicarsi fin sulla vetta del ranking Atp.
Sì, avete capito bene. Il nuovo numero 6 del mondo vive nell’area della JC Ferrero Equelite Sport Academy, in un prefabbricato che definirlo minimalista sarebbe poco. Alcaraz abita in un bungalow di 25 metri quadri, composto da due camere e un bagno soltanto, ben diverso dagli attici e dalle ville superlussuose che si sono regalati i suoi competitor. Un campione sui generis che non vuole altro che quello: diventare il numero 1.
Questo contenuto è stato modificato 22 Maggio 2022 11:54
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