Berrettini, la decisione di Atp e Wta si abbatterà come una scure sul circuito: ecco cosa succederà al tennista romano.
Il 20 aprile scorso, gli organizzatori dello Slam britannico avevano deciso di chiudere le porte di Wimbledon ai tennisti russi e bielorussi. A nulla sono valse le richieste di accettare che giocassero ugualmente, magari senza bandiera, come hanno fatto in molte altre competizioni negli ultimi mesi.
Lo staff è stato irremovibile gli organizzatori non hanno arretrato di un passo. La contromossa dei circuiti maschili e femminili era dunque nell’aria già da un po’, ma l’ufficialità è arrivata solamente ieri. Atp e Wta hanno ufficialmente deciso che nessun punto sarà assegnato a Wimbledon ai giocatori che ne avranno diritto.
Hanno convenuto che fosse questa la sola soluzione praticabile per evitare che l’esclusione dei tennisti russi e bielorussi potesse penalizzarli a livello di ranking. “Decisioni unilaterali di questa natura, se non affrontate, stabiliscono un precedente dannoso per il resto del tour”, tuona il comunicato congiunto diramato dai due circuiti.
Berrettini, addio punti e addio top ten
Potrebbe non trattarsi tuttavia di una frattura incolmabile. Atp e Wta si sono detti disposti a dialogare con gli organizzatori del torneo di Wimbledon, nella speranza che si possa addivenire ad una soluzione che sia maggiormente inclusiva e che non sbarri le porte dello Slam a nessuno.
Nel caso in cui tutto dovesse rimanere com’è, a pagarne le spese sarà soprattutto Matteo Berrettini. A luglio scarterà i 1200 punti che gli sono stati attribuiti lo scorso anno in qualità di second miglior tennista del torneo; se effettivamente nessun punto venisse assegnato ai giocatori in gara, il romano colerebbe a picco.
Non solo uscirebbe dalla top ten, ma scivolerebbe molto più in basso senza avere la possibilità, non nell’immediato quantomeno, di recuperare terreno. Novak Djokovic perderà la bellezza di 2000 punti, Hubert Hurkacz 720. Patiranno meno le conseguenze di questa durissima decisione gli altri top player del circuito, che nella scorsa edizione di Wimbledon non hanno brillato quanto il serbo e il romano.
