Sinner e gli schiaffoni con Alcaraz: “Dura un minuto e mezzo”

Sinner, si torna a parlare ancora una volta della rivalità con il nuovo top ten Carlos Alcaraz: la previsione allarma i fan.

Che Jannik Sinner sia uno degli atleti più promettenti della Next Gen non lo diciamo noi. Lo dicono le statistiche, lo dicono i risultati. Anche gli esperti. Perché, in effetti, si tratta di una constatazione assolutamente oggettiva: l’altoatesino ha la stoffa del campione e lo ha dimostrato non una, ma millemila volte.

Sinner
©️LaPresse

Ha tutto quello che serve per arrivare in alto: la forza di volontà, una testa pazzesca, la resilienza, la caparbietà. Impossibile dimenticare le imprese di cui si è reso protagonista durante lo swing americano, quando ha rimontato partite che sembravano ormai andate. Oppure, il più recente duello con Zverev, perso al fotofinish ma combattuto fino all’ultimo punto.

Anche i tennisti della vecchia guardia ripongono grandi aspettative nel tennista giunto a Bordighera da Piatti dopo un’infanzia trascorsa tra i monti del Trentino. Andiamo a scoprire allora che idea si sono fatti di lui Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli, a breve protagonisti di una spassosissima serie su Sky.

Sinner, un fenomeno con qualche “ma”

Sinner
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Secondo Barazzutti, come riporta la Gazzetta dello Sport, “Jannik è il più forte al mondo nella sua zona comfort, ma deve ancora aggiungere al suo tennis qualcosa nelle varie parti del campo. Per il resto è pronto ad essere catapultato molto molto in alto“.

Non si discosta troppo da questa idea Bertolucci, che dipinge Sinner come “una sicurezza, uno che non perde mai da un giocatore inferiore ed è già a un livello molto alto”. “È solido – dice ancora – concreto e molto quadrato”. Zugarelli ha invece per lui un consiglio molto prezioso: “Dovrà fare delle scelte nel suo gioco verso la rete, se lo farà avrà enormi benefici”.

L’analisi più complessa è quella di Panatta, che interviene anche su uno dei temi caldi del momento: la pronosticata rivalità tra Jannik e Carlos Alcaraz. “È un fenomeno della natura come colpitore di palla, di dritto e di rovescio – questo pensa di Sinner – quasi mai nella mia vita ho visto qualcuno come lui. Deve ancora migliorare il servizio nella continuità e mettere un po’ di “cilindrata”… Mi spiego: se Alcaraz e Sinner fanno a schiaffoni, Jannik dura un minuto e mezzo. Cammina ancora come un ragazzo, sembra un collegiale. Però ha una testa pazzesca, in quello è un fuoriclasse: uno che non smette di lottare come fa lui è raro davvero”.

 

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