Internazionali d’Italia, la notizia è già nell’aria e si attende solo l’ufficialità: ecco come cambierà il Masters 1000 di Roma.
Mentre Imola si veste a festa per accogliere la carovana della Formula 1, Roma si prepara ad essere teatro di uno degli eventi più attesi della stagione tennistica. Gli Internazionali d’Italia animeranno la Capitale dall’8 al 15 maggio prossimo e l’attesa, manco a dirlo, è alle stelle.
Sarà un’edizione più che speciale. Si torna al 100% di capienza dopo tre anni e in più, nell’aria, c’è un’indiscrezione che contribuisce a rendere l’atmosfera ancor più magica. Indiscrezione che potrebbe essere confermata proprio in quei giorni e annunciata, di conseguenza, nel bel mezzo del torneo.
L’upgrade degli Internazionali d’Italia è molto più che un’ipotesi. È quasi realtà. Il progetto pare essere in dirittura d’arrivo e ci sono buone possibilità, come ha annunciato il presidente della Fit Angelo Binaghi, che le novità vengano ufficializzate proprio durante l’appuntamento di maggio a Roma.
Il futuro degli Internazionali d’Italia
Ma come cambierà la programmazione del Masters 1000 che ogni anno, fatta eccezione per le edizioni su cui hanno pesato le restrizioni dovute al Covid, porta a Roma migliaia di tennissofili? L’upgrade inciderebbe, innanzitutto, sulla durata del torneo stesso, che passerebbe da 7 a 15 giorni complessivi.
Tre sarebbero dedicati alle qualificazioni, 12 al main draw. Si avrebbe così un tabellone a 96 giocatori, ma non è finita qui. Come fa sapere il Corriere dello Sport, gli organizzatori del torneo hanno tutta l’intenzione di portare avanti un progetto del quale si discute da tempo immemore e che, in futuro, potrebbe rivelarsi funzionale anche allo stesso Masters 1000 di Roma: la copertura del Centrale.
“Dei 33 progetti presentati ne sono rimasti 7 – ha spiegato Vito Cozzoli, amministratore delegato di Sport e Salute – Entro luglio sarà scelto quello più rispettoso nei confronti dell’area. Questo rappresenterà un valore aggiunto per la nostra città dello sport, vogliamo arrivare ad avere il Foro Italico aperto 365 giorni l’anno“.