Sinner oggi potrà fare affidamento su un tifoso d’eccezione: ecco il motivo per il quale il numero uno del mondo lo sosterrà.
Jannik Sinner non era mai arrivato così lontano, a Montecarlo. È la prima volta che si spinge fino ai quarti di finale nel torneo monegasco e la sua impresa è doppiamente incredibile. Lo è perché si tratta di un record personale, innanzitutto, ma anche perché l’ha spuntata nonostante le condizioni dei suoi piedi.
Le vesciche che gli avevano dato il tormento durante il Masters 1000 di Miami hanno ricominciato a far le bizze e, per un attimo, si è temuto il peggio. L’altoatesino ha perfino richiesto un medical time out durante il match, salvo poi tornare in campo e iniziare una cavalcata pazzesca.
Ha vinto in rimonta e lo ha fatto affidandosi all’arma più letale del suo arsenale: la forza mentale. Proprio quando sembrava “spacciato”, proprio quando il russo Andrey Rublev sembrava averlo ormai in pugno, Sinner si è scatenato, ha recuperato terreno e, infine, ha trascinato i suoi piedi doloranti verso una delle sue vittorie più eclatanti.
Djokovic fan di Sinner: Zverev fa paura
Neanche oggi avrà vita facile. Dall’altra parte del campo ci sarà Alexander Zverev, che non giocherà solo ed esclusivamente per il gusto di alzare la coppa al cielo. Per il tedesco, oggi numero 3 al mondo, il torneo monegasco ha una valenza ancor più importante, se analizzata in ottica ranking.
Qualora il quasi 25enne dovesse battere Sinner e vincere, eventualmente, il Rolex-Masters di Montecarlo, scalerebbe la classifica portandosi ad appena 200 punti dal trono su cui siede il numero 1. E ci si potrebbe addirittura accomodare tra non molto, sempre ammesso che faccia altrettanto bene all’appuntamento successivo, quello di Madrid.
La minaccia è quindi assai concreta per Daniil Medvedev, ma ancor più per Novak Djokovic. Ed è per questo motivo che ci piace pensare che il serbo, oggi, possa fare il tifo per Jannik Sinner. Se dovesse essere l’italiano ad avere la meglio nell’incontro che si disputerà nel pomeriggio, il numero uno potrà difatti continuare a dormire sonni tranquilli. Almeno per un po’.