Djokovic e il calo fisico: “nessuna correlazione” secondo i social. Ma quando finirà il tempo di commentare così le prestazioni sportive?
Esordio amaro e subito eliminazione. Ok, nessuno si aspettava che Djokovic potesse chiudere subito la sua avventura a Montecarlo, ma così è stato, buttato fuori in tre set dallo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina che ha piazzato il colpo della vita. Il calo fisico del tennista serbo è stato evidente, non c’è che dire. E i social si sono subito scatenati.
Ancora nella mente di tutto c’è la pantomima di quello che è stato l’arrivo in Australia del tennista numero 1 del Mondo. Una battaglia che i novax italiani hanno preso a cuore, spinti da uno che influenza e molto come un campione dello Sport. Il comportamento è stato quello che è stato ma ormai è passato. Ma dopo ieri non è che vada meglio, riferendoci ovviamente a chi ha cominciato a sfottere Djokovic.
Djokovic e quel calo fisico evidente
Oltre il fisico c’è la testa, nel tennis, così come in tutti gli sport. E forse la debacle di Djokovic si può spiegare anche per una mancanza di tranquillità mentale dovuta alle continue polemiche di questi mesi. Mettiamo in chiaro le cose: la scienza vince sempre su tutto e i vaccini hanno salvato milioni di vite umane. Ma molti si sono abbassati al livello dei complottisti e dei novax che appena vedono qualche sportivo arrancare e che giustamente si è affidato ai medici, correlano la questione con il vaccino. C’è un limite da un lato, e ce n’è un altro anche dall’altra parte.
Insomma, alla fine della fiera, la domanda è questa: quando finirà il commento sulle prestazioni sportive mettendo in mezzo il vaccino e una pandemia che ci ha colpito nella mente e nel corpo in questi due anni? Speriamo presto, non se ne può davvero più.