Nadal se l’è vista “brutta” durante la gara contro Alcaraz. Ecco cosa stava per succedere e perché tutti hanno temuto il peggio.
Qualcuno su Twitter scrive che non è stata una partita di tennis, ma una lotta per la sopravvivenza e per la supremazia. E un po’ è vero. Nessuno dei due voleva mollare l’osso e il risultato è stato uno spettacolo senza precedenti. Un tira e molla che è parso infinito, un saliscendi di emozioni.
Carlos Alcaraz ha tenuto botta fino all’ultimo minuto di un duello estenuante, dimostrando di essere ben più che all’altezza del suo titanico avversario. Nei primi game lo ha addirittura domato, ma quando Rafael Nadal ha deciso di iniziare a fare sul serio le cose per lui si sono complicate in un nanosecondo.
S’è perso il conto di quanti game si siano decisi ai vantaggi. Tra slice e volée, ace e serve and volley, i due spagnoli hanno declamato l’intero glossario del tennis senza saltare una voce che fosse una. Fino a che un terzo incomodo, inatteso e indesiderato, non s’è messo in mezzo a loro.
Ad agitare ulteriormente una partita che movimentata lo era già di suo, ci si è messo un vento che soffiava più forte del servizio di Matteo Berrettini quando è in grande spolvero. È con Eolo, oltre che con la voglia di vincere dell’altro, che il maiorchino e il baby fenomeno di Murcia hanno dunque dovuto fare i conti nel deserto di Indian Wells.
Gestire la traiettoria della pallina è un terno al lotto, quando il vento è implacabile e tira così forte. Ma ieri è stato concreto come non mai il rischio che accadesse qualcosa di ben più grave di un colpo fuori controllo e difficile da intercettare. Qualcosa di agghiacciante, che avrebbe potuto stravolgere l’esito del match.
Il match ha scosso, oltre che gli animi, anche le mitiche bottigliette di Nadal. Quelle bottigliette che sappiamo bene essere “sacre” per lo scaramantico tennista maiorchino. Che guai a metterle fuori posto o a posizionarle in maniera diversa da come previsto dal manuale del perfetto scaramantico. Fortuna che neanche Eolo ha osato arrivare a tanto e che sono entrambe miracolosamente rimaste in piedi. Che chi lo sentiva, poi, Rafa?
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